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‘Ndrangheta, in manette a Torino anche l’assessore regionale Roberto Rosso

TORINO. Terremoto ‘ndrangheta in Piemonte. E’ scattato nelle prime ore della giornata di oggi il blitz della Guardia di Finanza per infliggere un colpo pesante alla presenza della ‘ndrangheta sul territorio torinese, in particolare tra il capoluogo e Carmagnola. E tra le persone finite in manette c’è anche l’assessore regionale ai Diritti Civili, Roberto Rosso, già parlamentare di Forza Italia e anche candidato sindaco per il Comune di Torino negli anni scorsi. Qundi in sintesi, manette a Torino e un blitz a sorpresa. Dalle prime luci dell’alba, la guardia di finanza di Torino sta eseguendo otto ordinanze di custodia cautelare in carcere, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia torinese, nonché sequestri di beni sul territorio nazionale, nei confronti di soggetti legati alla ‘ndrangheta radicati nel territorio di Carmagnola e operanti a Torino.

Tra le condotte illecite, oltre all’associazione per delinquere di stampo mafioso e reati fiscali per 16 milioni di euro, è stato contestato anche il reato di scambio elettorale politico-mafioso. C’è anche Roberto Rosso, assessore ai Diritti civili della Regione Piemonte, a lungo parlamentare di Forza Italia, per cui all’inizio degli anni ’90 é stato candidato sindaco di Torino, e ora in Fratelli d’Italia, tra le persone arrestate questa mattina. Le accuse nei suoi confronti riguarderebbero le ultime elezioni regionali. S’ipotizza che Rosso, avvocato civilista e una lunga esperienza in Parlamento – è stato deputato per cinque legislature e due volte sottosegretario – abbia chiesto aiuto alla criminalità organizzata per essere eletto alle ultime elezioni regionali nella coalizione a sostegno del presidente Alberto Cirio. In Regione Rosso è assessore ai Rapporti con il Consiglio regionale, Delegificazione e semplificazione dei percorsi amministrativi, Affari legali e Contenzioso, Emigrazione e Diritti civili. Il blitz è iniziato alle prime luci dell’alba di oggi su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia torinese. Tra le condotte illecite, l’associazione per delinquere di stampo mafioso e reati fiscali per 16 milioni di euro. 

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