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Nel 2019 gli italiani preoccupati per economia, clima e Trump

Con la fine del 2019 l’Ispi, Istituto per gli studi di politica internazionale, come da sei anni ha questa parte ha condotto un sondaggio in collaborazione con Ipsos, nel quale ha deciso di rivolgere una serie di domande agli italiani sulla politica nazionale ed internazionale con riferimento specifico agli ultimi dodici mesi.

Queste le domande chiave che Ispi-Ipsos hanno posto agli italiani: Quali sono le principali minacce per l’Italia e per il mondo? Quali le notizie più preoccupanti dell’anno, e quali quelle che hanno dato più speranza? Qual è stato il personaggio più influente per la politica mondiale, e quale invece il Paese più pericoloso? E come vedono gli italiani i rapporti con i principali partner europei?

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(Sondaggio Ispi-Ipsos)

Minacce per l’Italia: timori per l’economia, meno per immigrazione e cambiamenti climatici

Da sei anni a questa parte gli italiani continuano a confermare come la maggiore preoccupazione nei confini nazionali sia rappresentata dall’economia. Il dato di quest’anno (56%) è sostanzialmente in linea con quello 2018 (55%) e in continua crescita dal 2015. Preoccupano meno l’immigrazione e il terrorismo. Dopo il picco del 2015 (22%), la questione migratoria viene indicata come principale minaccia per il paese dal 12% degli italiani. La minaccia terroristica non viene quasi più avvertita: la indica solo il 2% degli intervistati (contro il 26% del 2015).

Minacce globali: i cambiamenti climatici sono la maggiore preoccupazione. Dietro crisi economica, terrorismo islamico, Trump e disuguaglianze nel mondo.

Come l’anno scorso, al vertice delle minacce globali gli italiani scelgono i cambiamenti climatici (28%). Continua a perdere terreno il terrorismo islamico (dal 38% del 2014 al 12% oggi) che viene scavalcato al secondo posto da una possibile crisi economica mondiale (13%), anche se gli italiani temono molto di più per la tenuta economica del proprio Paese. Inoltre, raddoppia in quasi due anni (dal 6 al 10%) la percentuale degli italiani per cui è il Presidente degli USA la più grave minaccia per il mondo.

Amazzonia in fiamme

La notizia più preoccupante: l’Amazzonia in fumo

La notizia che ha maggiormente preoccupato gli italiani nel 2019 sono stati gli incendi nella foresta amazzonica. Un risultato coerente con la maggior minaccia globale secondo gli italiani, ovvero i cambiamenti climatici. Segue a poca distanza l’instabilità dell’UE, proprio nell’anno delle elezioni europee che hanno consegnato il Parlamento più frammentato ed euroscettico di sempre. Resta sul podio la “crisi dei migranti”, che però lo scorso anno era ancora al primo posto malgrado gli sbarchi fossero in calo già da luglio 2017. Non lasciano indifferenti anche le notizie d’oltreoceano legate alla politica estera di Trump (25% delle menzioni) e alla sua guerra commerciale con Pechino (15%).

La notizia migliore dell’anno: Greta Thunberg e la mobilitazione per il clima

Per un italiano su tre è la mobilitazione internazionale guidata dalla sedicenne Greta Thunberg la migliore notizia dell’anno.
Anche quest’anno al secondo posto c’è la riduzione degli sbarchi; una buona notizia per il 25% degli italiani (che però erano il 39% lo scorso anno). Per il 20% invece la buona notizia è la mancata vittoria dei sovranisti euroscettici alle elezioni europee. Seguono a stretta distanza l’uccisione del leader dell’ISIS al-Baghdadi (19%) e l’avvio della nuova Commissione europea (17%).

Greta Thunberg

Le potenze mondiali che fanno più paura: Corea del Nord in vetta, seguita da Cina e Stati Uniti.

Anche quest’anno per gli italiani il paese più pericoloso al mondo resta la Corea del Nord, anche se in netto calo rispetto a due anni fa. Gli Usa invece sono terzi al 16%, in calo di un paio di punti percentuali rispetto allo scorso anno, e vengono sorpassati al secondo posto dalla Cina (salita dal 6% al 17% in un anno, che preoccupa sempre più come altri due paesi: l’Iran (dal 9% al 14%) e la Turchia (dal 3% all’8%). Da segnalare il caso della Siria: se nel 2015 il 33% degli italiani la considerava la maggior minaccia al mondo, oggi lo fa solo il 4% degli intervistati.

Unione Europea e la difesa della pace nel mondo: la visione ambivalente degli italiani.

Anche quest’anno gli italiani confermano una visione ambivalente dell’Unione europea: se per il 50% degli italiani l’Ue è un attore sempre meno influente nel mondo, per il 44% rimane comunque l’attore chiave nel perseguire la pace nel mondo. Tra gli attori che per gli italiani contribuiscono di più alla pace, seguono il Vaticano (27%) e l’Italia (12%). Seguono a sorpresa la Svizzera (8%), davanti a Russia (4%) e Stati Uniti (3%).

Leader mondiali: domina Donald Trump, che precede Putin e Papa Francesco.

Il presidente statunitense Donald Trump è per il terzo anno di fila il personaggio più influente della politica estera mondiale. Un’influenza peraltro aumentata nel corso della sua presidenza: se nel 2017 lo segnalava il 27% degli italiani nel 2017, oggi lo fa quasi il 40%. Confermati al secondo e terzo posto, rispettivamente, il presidente russo Vladimir Putin (scelto dal 19% degli italiani) e Papa Francesco (17%). Significativo il calo della cancelliera tedesca Angela Merkel: giunta ormai al suo ultimo incarico di governo viene scelta solo dal 7% degli italiani, contro il 17% del 2017. Malgrado la continua ascesa della Cina, anche quest’anno il Presidente Xi Jinping chiude la classifica dei ‘grandi’.

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Gli italiani e il tema accoglienza: favorevoli, ma solo con i rifugiati

Se dovesse scegliere, un italiano su due (51%) sarebbe a favore dell’accoglienza dei migranti, ma solo se questi fuggono da guerre e conflitti e non se si spostano in cerca di lavoro. Si equivalgono invece le posizioni più ‘estreme’: chi vorrebbe accogliere tutti (19%) e chi invece non vorrebbe accogliere nessuno (16%).

La Francia percepito la nazione più ostile all’Italia, seconda la Germania, che però viene anche considerata il migliore alleato

Come già lo scorso anno è la Francia del Presidente Macron ad essere percepita (da poco meno del 40%) come il principale avversario dell’Italia in Europa. Da segnalare negli ultimi due anni il passaggio di testimone rispetto alla Germania (oggi seconda al 33%). Seguono, a grande distanza, il Regno Unito (11%) e l’Austria (8%).

Guardando invece ai principali alleati, la Germania continua a rimanere al primo posto (quest’anno indicata dal 37% degli intervistati), seguita dalla Spagna (22%) che da due anni scavalca la Francia.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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