• SPETTACOLI

Nick Nolte premiato a Capri: amo l’Italia e la sua umanità

CAPRI. Nick Nolte, il grande ribelle del cinema americano, è uno dei tanti protagonisti (tra questi Joely Richardson, Greta Scacchi, Jonathan Pryce, Terry Gilliam, Eli Roth), giunti da Oltreoceano per il ventitreesimo “Capri, Hollywood – The International Film Festival”. Il settantasettenne attore americano è giunto a Capri per ritirare il “Legend award” che gli ha assegnato il festival prodotto da Pascal Vicedomini. Nolte ha affidato ai suoi ultimi film messaggi forti: contro il cambiamento climatico (The last word, sul set) e al fianco delle famiglie con malati di Alzheimer (A Head full of honey di Til Schweiger) e ne parla con convinzione. A partire proprio da quest’ultimo in cui veste i panni di un anziano malato. Il lungometraggio diretto da Til Schweiger, lo stesso che nel 2014 firmò il primo film, ha avuto un grandissimo successo in Germania. “E’ una pellicola che parla di come possiamo rapportarci noi sani con le persone malate, senza pesantezze, con ironia”, racconta Nolte che oggi si presenta come un santone gentile che ama l’Italia (“qui c’è ancora spazio per l’umanità e le sue storie, e per l’umorismo”) ma anche un ambientalista convinto che non fa sconti a Trump: “E’ un presidente che non crede a nulla, solo a se stesso”.

Da ragazzo Nolte sognava di diventare un grande giocatore di football americano, invece il destino ha scelto per lui la carriera di attore. Dopo dieci anni passati a recitare in compagnie teatrali di provincia e poi in televisione, dove ottiene successo nella serie Il Ricco e il povero molto apprezzata anche da noi, approda al cinema. In pochi anni la sua figura massiccia e atletica diventa familiare in film di cassetta quali Abissi, 1977 di Peter Yates; I guerrieri dell’ inferno, 1978 di  Karel Reisz;  I mastini di Dallas, 1979 di Ted Kotcheff e soprattutto 48 ore, 1982 di Walter Hill. 

Nel corso della manifestazione organizzata a Capri premi alla carriera anche per il regista israeliano Amos Gitai e gli attori Ugo Pagliai, Paola Gassman, Ivano Marescotti, Monica Guerritore, mentre l’European Movie 2018 viene assegnato al film Dogman di Matteo Garrone, con premio a Marcello Fonte, l’ interprete principale.  Alla famiglia di Ennio Fantastichini, il grande attore recentemente scomparso, un riconoscimento alla sua memoria. Le proiezioni del “Capri, Hollywood – The International Film Festival si sono iniziate il 27 dicembre e proseguiranno sino al 2 gennaio.

Tags

Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

Articoli correlati