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È morto Franco Gatti, il mitico “Baffo” dei Ricchi e Poveri

Il mondo della musica italiana è in lutto per la scomparsa di Franco Gatti, 80 anni, storico componente dei Ricchi e Poveri. A comunicare la triste notizia lo stesso gruppo musicale insieme alla famiglia del cantante. “È andato via un pezzo della nostra vita. Ciao Franco“, hanno detto addolorati Angela Brambati e Angelo Sotgiu, gli unici due componenti rimasti ancora nella band.

Il mitico “Baffo” aveva deciso di lasciare il gruppo nel 2016, dopo 48 anni di carriera, per dedicarsi anima e cuore alla famiglia dopo un grave lutto che lo aveva colpito tre anni prima: la morte del figlio Alessio. “L’età avanza e non me la sento più di girare il mondo – dichiarava Gatti nel 2016 – Poi, da quando è mancato mio figlio è cambiato tutto“. Motivazione che era stata ben compresa da Angela e Angelo, che avevano colto l’occasione per ringraziare l’amico e collega: “Lo ringraziamo per la professionalità e l’amicizia dimostrata in quasi cinquant’anni di vita artistica insieme. Noi restiamo sul palco perché questa è la nostra vita“.

La reunion del 2020

Nel 2020, grazie al prezioso apporto del manager Danilo Mancuso, c’era stata la clamorosa reunion che aveva permesso alla band di tornare alla formazione originale del 1967, ovvero il quartetto completato da Marina Occhiena, che aveva lasciato i Ricchi e Poveri nel 1981. Nel 2020 il gruppo si è ripresentato sul palco del Festival di Sanremo, in veste di ospiti, e nel corso dell’esibizione hanno cantato oltre alcuni dei brani di maggior successo tra i quali “La prima cosa bella“, “Che sarà“, “Sarà perché ti amo” e “Mamma Maria“.

Dopo diverse ospitate in programmi televisivi e radiofonici, oltre all’uscita il 26 febbraio 2021 del nuovo album “ReuniON“, nel 2022 Franco si è ritirato nuovamente a vita privata. Decisione dettata anche dalle difficoltà legate al Covid che hanno costretto il gruppo ad annullare tutti gli impegni programmati.

Franco Gatti

I Ricchi e Poveri

I Ricchi e Poveri nascono artisticamente nel 1967 e sono tra i gruppi italiani con il maggior numero di dischi venduti: oltre 22 milioni, meglio di loro solo i Pooh. Rappresentano l’Italia all’Eurovision Song Contest nel 1978 con “Questo amore” e partecipano dodici volte al Festival di Sanremo ottenendo il secondo posto nel 1970 e nel 1971, mentre nel 1985 vincono la più importante rassegna canora italiana con il brano “Se m’innamoro“.

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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