Il nuoto azzurro scrive una pagina storica dello sport italiano in pochi minuti. Prima Gregorio Paltrinieri vince gli 800 stile libero col record europeo di 7’39″27, poi la regina Federica Pellegrini s’impone nei 200 stile libero per l’ottava medaglia in altrettante edizioni consecutive, nonché quarto oro e secondo di fila, con la terza prestazione mai nuotata, ma migliore in tessuto, di 1’54″22.
Non aveva ancora conquistato l’oro mondiale e se l’è presto con prepotenza, rabbia, aggressività sportiva che dimostra la sua leadership. Gregorio Paltrinieri vince gli 800 e timbra il record europeo col tempo di 7’39″27 (1’53″36, 3’48″92, 5’43″69), un secondo e mezzo in meno di quanto aveva nuotato il 26 luglio di due anni fa a Budapest il campione uscente Gabriele Detti, purtroppo quinto in questa finale con il tempo di 7’43″89. Inoltre ha stabilito il proprio record personale superando il 7’40″81 ottenuto il 5 agosto 2015 ai mondiali di Kazan.
Il nuotatore azzurro nella gara più importante della stagione ha preceduto il norvegese Henrik Christiansen in 7’41″28, ed il francese David Aubry in 7’42″08.
Immensa, travolgente, inimitabile. Se dovessimo definirla con un solo aggettivo utilizzeremmo quello di “unica“. Otto medaglie in otto mondiali consecutivi. Sembra che per Federica Pellegrini il tempo non sia passato, nonostante gli anni passino sembra nuotare come le rivali con dieci anni in meno. Dopo 14 anni è sempre lì, sul podio mondiale dei 200 stile libero per l’ottava volta consecutiva (4-3-1), che guarda tutti dall’alto verso il basso. E’ la quarta medaglia d’oro, grazie al 1’54″22 (27″05, 56″10, 1’25″32), per il secondo successo consecutivo con la terza prestazione mai nuotata e migliore in tessuto.
La nuotatrice veneta ha la trionfato precedendo al traguardo la 19 enne australiana Ariane Titmus, 1’54″66 e la 26enne svedese Sarah Sjoestrem 1’54″78. Quest’ultima, dopo la gara, ha avuto un malore a bordo vasca , probabilmente stremata dall’enorme sforzo della gara, l’atleta scandinava è uscita dalla piscina per poi stendersi sul piastrellato. Soccorsa, le è stato somministrato dell’ossigeno.
“Non ci credo ancora, mai avrei immaginato l’oro. Io infinita? Si“. Una straordinaria Federica in lacrime di gioia ha celebrato con queste parole l’ennesimo successo di una carriera straordinaria, con il quarto titolo colto ai mondiali di Gwangju.
Carlo Saccomando