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Nuova proposta di legge sugli animali, dall’affidamento alla “pensione”

Una legge ad hoc per gli animali è quanto assegnato alla Commissione giustizia, in modifica del Codice Civile, da un disegno di legge firmato da Patrizia Prestipino, da sempre impegnata nella difesa degli animali, e da Stefania Pezzopane. Considerati “esseri senzienti”, adesso gli animali saranno tutelati legalmente, ad esempio in caso di divorzio, quando sarà il Giudice a decidere a quale dei coniugi affidarne la cura, o a valutare l’affidamento condiviso. Altri punti normativi riconoscono il loro diritto alla vita, alla salute, e a condurre un’esistenza dignitosa e compatibile con le caratteristiche etologiche. Inoltre, “è vietato, salvo quanto previsto dalla legge, l’allontanamento coatto di animali familiari dalla propria famiglia”. In caso di morte del proprietario dell’animale, poi, l’erede ha l’onere di allevarlo, ma il Tribunale può affidarlo in via definitiva anche ad altre persone, o associazioni animaliste, per garantirne il benessere.

animali domestici

Il progetto di legge prevede che “L’accesso degli animali familiari al seguito del proprietario o detentore è sempre consentito nei locali pubblici o privati aperti al pubblico nonché sui mezzi di trasporto pubblico”. Gli animali domestici, se accompagnati, sono consentiti negli uffici pubblici, nelle strutture residenziali, nelle scuole, e nei luoghi di culto. Infine, al vaglio la possibilità di una “pensione” per quelli in dotazione alle forze di polizia, una volta diventati troppo anziani per essere ancora impiegati nel servizio. La Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia è stata conclusa a Strasburgo il 13 novembre 1987, ed è in vigore dal primo 1992. In Italia la legge in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo è la 281 del 1991, e, in seguito, il Parlamento ha approvato la legge 4 novembre 2010, n. 201, con la quale ha ratificato la Convenzione del Consiglio d’Europa del 1987, per la protezione degli animali da compagnia, dettando specifiche norme di adeguamento interno, e di carattere penale e amministrativo.

Simona Cocola

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Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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