Sono risultati tutti negativi, i 180 migranti a bordo della nave Ocean Viking che questa notte sono stati trasbordati al porto di Porto Empedocle (Agrigento) sulla nave Moby Zaza per la quarantena.
Le operazioni del trasbordo per “una questione di sicurezza” sono state effettuate a piedi, senza il servizio di accompagnamento in pullman, come solitamente previsto in questi casi. Le operazioni state coordinate dalla Capitaneria di porto, dalla Questura e della Prefettura. Presenti al porto poliziotti, uomini della Gdf e carabinieri.
I 180 migranti, tra cui donne e bambini, trascorreranno a bordo della Zaza, ormeggiata al porto, i prossimi 15 giorni. In seguito verranno smistati in vari centri di accoglienza.
I migranti erano stati soccorsi dalla nave della Ong francese Sos Méditerranée, poi sono rimasti a largo delle coste italiane per nove giorni in attesa di ottenere il permesso di sbarco. Le persone a bordo sono per la maggior parte originari di Bangladesh, Pakistan, Eritrea e Africa del Nord, salpati dalla Libia.
L’attesa in mare non è stata affatto semplice per i soccorritori in quanto alcuni migranti hanno minacciato l’equipaggio, costringendo il comandante a decretare lo stato di emergenza a bordo. “L‘inutile ritardo ha messo a repentaglio delle vite” ha fatto sapere la Ong, denunciando la mancanza di solidarietà da parte dell’Europa.
Lunedì la notizia del via libera del governo all’attracco della Ocean Viking a Porto Empedocle aveva scatenato la reazione del sindaco pentastellato Ida Carmina: “Per anni abbiamo accolto, tutti gli extracomunitari sono passati da qua. Abbiamo offerto aiuti, la tensostruttura e senza mai ricevere un aiuto da parte dello Stato. Non possiamo sostenere noi l’ingresso di tutta l’Africa in piena epidemia“.
Il sindaco aveva chiesto il trasferimento della nave per la quarantena a Pozzallo. “Porto Empedocle è Covid free, tutto quello che noi subiamo è qualcosa di indotto da scelte che non dipendono da noi. Devono finirla, quelli che stanno a Roma, con questo atteggiamento radical chic. Prima di parlare vengano ad acclarare e a capire quali sono i problemi”.