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Oltre 500 appuntamenti al Festival della Scienza di Roma

ROMA. Si è alzato ieri il sipario sull’edizione 2019 del National Geographic Festival delle Scienze all’Auditorium Parco della Musica di Roma. La kermesse, che resterà aperto sino a domenica 14, prevede conferenze, spettacoli, mostre, exhibit interattivi e laboratori alla scoperta dell’invenzione, esplorata nell’anno di tre anniversari particolarmente significativi: il cinquecentenario dalla morte di Leonardo da Vinci, i 50 anni dall’allunaggio dell’Apollo 11 e i 150 dalla creazione da parte di Dmitrij Mendeleev della Tavola Periodica, sistema di catalogazione degli elementi ancora oggi in aggiornamento.

Gli appuntamenti del ricco programma sono circa 500 con tanti ospiti di riguardo. E tra questi alcune delle menti più brillanti del nostro presente, come Gerard Mourou e Donna Strickland, Premi Nobel per la Fisica 2018, artisti visionari come Mandy Barker, fotografa e National Geographic Explorer, la coppia formata dal regista Kirby Ferguson e Bill Buxton, Principal Researcher di Microsoft, e il Premio Pulitzer per la saggistica Jared Diamond.

Tema degli incontri: dal futuro della robotica fino all’esplorazione di Marte e della Luna. Tra gli eventi clou della settimana ci sarà Fisiche, femminile plurale un talk tra tre scienziate condotto da Serena Dandini dedicato alle onde gravitazionali e agli studi sul bosone di Higgs in programma mercoledì 10.

Da non perdere la mostra “La Scienza fra le Nuvole”, curata dall’Inaf, in cui il mondo della ricerca è visto in compagnia dei grandi fumettisti italiani. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) condurrà invece studenti e visitatori alla scoperta di ciò che si nasconde dentro un vulcano e di come le leggi della fisica trovino applicazione in campi apparentemente molto diversi tra loro, con i laboratori “Viaggio al centro del vulcano” e “Dal pallone stratosferico ad un amplificatore innovativo”.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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