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Omicidio Sacchi, i genitori di Luca contro Anastasia: “Impossile difenderla”

Sono ancora molti i punti oscuri da chiarire intorno alla vicenda legata all’omicidio di Luca Sacchi, il 24enne romano che nella notte tra mercoledì e giovedì scorso ha perso tragicamente la vita. Molti dubbi sono nati a seguito della testimonianza resa da Anastasia Kylemnyk , fidanzata di Luca, smentita da alcuni video e da un testimone chiave.

A seguito della versione fornita dall’inquilino di un palazzo nelle vicinanze del luogo del delitto, si è appreso come la ragazza non fosse presente al momento dello sparo, come contrariamente affermato dalla 24enne, e sia accorsa dal fidanzato in un secondo momento. Incongruenze alle quali i genitori di Luca non potevano essere impassibili e hanno deciso di parlare attraverso i propri legali per prendere le distanze da Anastasia: “Impossibile a livello morale difenderla“.

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Anastasia Kylemnyk (Facebook)

Nella giornata di oggi la ragazza di origini ucraine sarà nuovamente interrogata e nel caso in cui non riesca a fornire dettagli incontrovertibili in merito alla sua prima deposizione, la sensazione è che sarà costretta a cambiare versione. Sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti la questione legata alla dinamica iniziale dell’aggressione: i due rapinatori, Del Grosso e Pirino, erano realmente comparsi all’improvviso e avevano colpito con una mazza da baseball la ragazza per strapparle lo zainetto oppure no?

Intanto è stato diffuso l’esito dell’autopsia sul cadavere di Luca, dalla quale sono state rilevate lesioni agli arti superiori e inferiori della vittima, procurate probabilmente da un oggetto contundente compatibile con una mazza da baseball.

Inoltre Anastasia dovrà replicare alla testimonianza dei giorni scorsi di Valerio Rispoli, amico di Luca e contatto di Del Grosso, che ha dichiarato di aver chiesto in prima persona di portare la droga nel quartiere Appio Latino. La marijuana in questione non è stata mai trovata, motivo per il quale si ipotizza che i due pusher, con la scusa di consegnare delle sostanze stupefacenti, avessero già pianificato di derubare gli ignari clienti. Ipotesi, quella legata alla droga, categoricamente smentita dalla famiglia di Luca.

Mentre le indagini proseguono a ritmo serrato, ieri il gip di Roma Corrado Cappiello con un’ordinanza cautelare ha convalidato il fermo di Valerio Del Grosso e Paolo Pirino. Nell’ordinanza emerge come sia evidente la volontà di Del Grosso di sparare per uccidere: “La volontarietà dell’omicidio quantomeno sotto il profilo del dolo eventuale, appare indiscutibile, tenuto conto dell’arma impiegata, della distanza ravvicinata, nonchè della zona del corpo della vittima presa di mira nel corso di una rapina violenta.”. Nelle otto pagine dell’ordinanza il giudice sottolinea come: “La misura appare proporzionata all’entità dei gravissimi fatti. Inoltre va osservato che gli indagati cercarono di darsi alla fuga“.

Accuse dalle quali De Grosso aveva cercato di difendersi poche ore dopo l’omicidio: confessando l’accaduto ad un amico avrebbe affermato di non volerlo ucciderlo ma “il rinculo della pistola me lo ha fatto colpire in testa“.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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