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Omicidio Sacchi, restano in carcere i due ragazzi fermati

ROMA. Restano in carcere Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, accusati dell’omicidio di Luca Sacchi, il personal trainer di 24 anni ucciso con un colpo di pistola alla nuca nella notte tra mercoledì e giovedì mentre si trovava con la sua fidanzata Anastasia, baby sitter di 25 anni, davanti al John Cabot, un pub nel quartiere Appio, nella Capitale.

Il gip di Roma ha convalidato il fermo dei due 21enni di San Basilio e ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i due indagati a cui sono contestati il concorso in omicidio, rapina, detenzione e porto abusivo di armi. Il provvedimento arriva al termine di un interrogatorio nel quale i due arrestati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

Fiori sul luogo dell’omicidio

“Ha chiesto scusa per quello che è successo. Non voleva di uccidere nessuno”, ha dichiarato l’avvocato Alessandro Marcucci, difensore di Valerio Del Grosso lasciando Regina Coeli dopo interrogatorio di convalida del fermo. “Si è avvalso della facoltà di non rispondere e rimandiamo a un’altra occasione il confronto con i magistrati. E’ molto provato e dispiaciuto per quello che è successo”, ha concluso il penalista.

Paolo Pirino, accusato insieme a Valerio Del Grosso dell’omicidio di Luca Sacchi, e che oggi si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip di Roma, ha però reso una dichiarazione spontanea. Pirino, a quanto si apprende, ha spiegato di essere andato a fare una rapina e che non voleva uccidere nessuno. Inoltre, ha spiegato di non essere stato a conoscenza che Del Grosso aveva con se’ una pistola.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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