PARMA. Nel corso dei lavori di restauro, sotto il pavimento dell’Ospedale Vecchio di Parma sono stati trovati diversi scheletri umani, la cui datazione è ancora da stabilire. Un numero ancora da stabilire, anche se alcuni scheletri erano ancora ricoperti da brandelli di tessuto. I resti erano nascosti dietro a un pannello di legno, ricoperto dalla pavimentazione che negli ultimi anni ha ospitato gli scaffali dell’Archivio di Stato e prima i letti dei malati ricoverati in ospedale. Una sorta di botola che, rimossa dagli operai, ha mostrato i poveri resti di diverse persone: scheletri, teste, tibia, casse toraciche mischiate fra loro ma anche bricioli di tessuto e di abiti, cadaveri di cui nessuna sapeva nulla. Una vera e propria fossa comune, del tutto sconosciuta.
La scoperta è avvenuta durante i lavori di consolidamento delle strutture della Grande crociera in quello che è stato l’ospedale cittadino dal XV secolo fino al 1926. Ora l’area è stata posta sotto sequestro in attesa del recupero dei resti per la loro esatta datazione. Del caso si occuperà il medico legale Rossana Cecchi insieme a un antropologo forense e a un’archeologa. L’edificio, dal Medioevo sino agli anni Trenta, ospitava l’ospedale della città, poi è diventato sede dell’Archivio di Stato.