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Pastori Sardi: “Il giorno del voto ci faremo sentire”

CAGLIARI. L’accordo sul prezzo del latte non c’è stato e dopo che al tavolo di filiera convocato a Roma dal ministro Gian Marco Centinaio i trasformatori sardi non si sono presentati dando mandato a trattare ad Assolatte, i pastori sardi presenti al tavolo si dicono delusi e “incavolati”. E annunciano: “domenica, giorno di voto, qualche iniziativa ci sarà”. Si potrà arrivare al blocco dei seggi? “Vedremo”, dice Nenneddu Sanna.

“Non lo so – aggiunge Gianuario Falchi – so solo che chi non si è presentato se ne farà carico. Io ho fatto il mio dovere e sono venuto qui a Roma. Spero che già domani si possa parlare della griglia per il prezzo latte dal prefetto a Sassari, perché la questione deve essere discussa nell’immediato”. Sarà infatti il prefetto Giuseppe Marini, in qualità di commissario della filiera del latte ovino, nominato oggi dal ministro Salvini, a proseguire la trattativa tecnica in Sardegna. “Stiamo lavorando a un decreto legge per i fondi a disposizione, circa 50 milioni di euro, e per l’istituzione del Registro telematico che determinerà maggiore chiarezza sul latte ovino”, annuncia poi Centinaio.

Nel frattempo, il Pd va all’attacco: “L’ennesimo tavolo del Governo sul latte si è chiuso con un flop: nessuna soluzione, tutto rinviato a dopo le elezioni. Salvini chieda scusa ai sardi e a tutti i cittadini per la penosa presa in giro delle ultime settimane. Una figuraccia e un autogol senza precedenti”, scrive su Facebook il deputato dem Michele Anzaldi. “Ho sempre detto mai un manganello sui pastori- ha commentato Matteo Salvini- le posizioni si sono avvicinate, ma avviso che se qualche imprenditore vuole speculare sulla pelle dei pastori sardi avrò buona memoria: se qualcuno vuole fare il furbo con me ha trovato il ministro sbagliato”. Lo afferma Matteo Salvini alla conferenza stampa del centrodestra.

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