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Pensionato 80enne uccide la moglie a coltellate: era convito che lo tradisse

Nella notte tra Natale e Santo Stefano un pensionato di 80 anni ha ucciso la moglie nella loro casa di Fanano di Gradara, comune in provincia di Pesaro Urbino ma a meno di un chilometro dal confine con l’Emilia Romagna. La vittima si chiamava Natalia Kyrychok, faceva la cameriera in un ristorante ed era in Italia da oltre 20 anni. La donna aveva origini moldave ed era madre di un ragazzo che abitava altrove. I due erano sposati da 17 anni.

Il marito, Vito Cangini, incensurato, era convinto che lo tradisse. Ieri ha vagato per tutto il giorno fermandosi a bere in diversi locali fino a ubriacarsi. Ieri sera il titolare del ristorante dove la donna lavorava ha dato l’allarme non vedendola arrivare e non ricevendo risposte al telefono.

La visita dei carabinieri e l’ammissione del marito: “L’ho uccisa io”

Quando i militari si sono presentati in casa della coppia, Cangini ha ammesso di aver commesso l’omicidio. Il corpo di Natalia Kyrychok è stato trovato riverso sul pavimento della camera da letto: secondo i primi accertamenti la donna sarebbe stata raggiunta da almeno 4 coltellate al petto. Gli accertamenti da parte dei carabinieri sono durati tutta la notte, durante i quali è anche ritrovata l’arma del delitto: un coltello da cucina. L’uomo è poi stato condotto nel carcere di Villa Fastiggi con l’accusa di omicidio volontario.

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