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Per i 18enni, sempre più lontani dalla politica, si va verso il voto al Senato

ROMA. Prende corpo una riforma storica della quale da anni dibattono anche i costituzionalisti: i diciottenni potranno votare anche per il Senato. La riforma costituzionale che sta impegnando da mesi le forze politiche ha infatti compiuto un decisivo passo in avanti con l’approvazione da parte della Commissione Affari costituzionali del Senato di una norma che ora passerà all’esame dell’Aula.

Un’approvazione bipartisan che ha visto solo l’astensione di Forza Italia. La modifica potrebbe sanare un vulnus antico e permetterebbe ai 18enni di esprimersi anche per il Senato alle elezioni politiche. Ma non solo. Il Parlamento sta intervenendo sia sull’elettorato attivo che passivo e si cerca di abbassare anche l’età minima per poter essere eletti senatori che passerebbe, secondo l’emendamento, dagli attuali 40 anni a 25. Un ringiovanimento dell’elettorato e della rappresentanza parlamentare non da poco, certamente di grande impatto anche sulle future scelte politiche.

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