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Preoccupante aumento dei casi di colera in Yemen

SAN’A’. In Yemen dall’inizio dell’anno circa 200 bambini sono morti a causa del colera. Cui si aggiungono, come sottolinea il vice portavoce dell’Onu, Farhan Haq, anche 500 adulti. L’anno scorso nello stesso periodo si erano contati 75 decessi, praticamente un decimo di quelli del 2019.

Nei primi sei mesi del 2019 sono stati registrati quasi 440 mila casi sospetti, di cui circa 203 mila tra i minori sotto i 15 anni, un numero che ha già superato quelli relativi all’intero anno precedente. Secondo Save the Children – l’organizzazione internazionale che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro – la battaglia per sconfiggere il colera nel Paese è ben lontana dall’essere vinta e la stagione delle piogge ormai alle porte rischia di aggravare ulteriormente la situazione, con le inondazioni già in corso e la minaccia di violenti rovesci che potrebbero portare a una nuova escalation dell’epidemia.

“I decessi collegati al colera è in aumento – sottolinea Save the Children -. Nei primi sei mesi dell’anno in corso, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, le persone che hanno perso la vita per il colera sono nove volte in più. Oltre 9 milioni di bambine e bambini, inoltre, non hanno adeguato accesso all’acqua potabile, a causa di un conflitto che ha reso fuori uso buona parte delle infrastrutture per l’acqua pulita e i servizi igienici. Anche la disponibilità di carburante è molto precaria, limitando fortemente così la possibilità di pompaggio delle fogne e raccolta dei rifiuti con il rischio che vaste aree del Paese possano diventare terreno fertile per lo sviluppo di malattie infettive, come i colera, che si trasmettono attraverso le acque”.

Particolarmente vulnerabili, in tale contesto, sono soprattutto i bambini malnutriti, che hanno tre volte in più la probabilità, rispetto ai loro coetanei, di morire di colera, a causa del loro sistema immunitario ulteriormente indebolito. Malattie diarroiche come il colera contribuiscono a loro volta alla diffusione della malnutrizione. 

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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