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Prescrizione, accordo M5S, pd e Leu, Italia Viva resta in un angolo

ROMA. E dopo le minacce, le millantate iniziative di piazza, le accuse e gli strali al veleno M5S, pd e Leu trovano naturalmente un accordo prevedibile come la voglia di non perdere potere e privilegi. Gli unici che restano in un angolo a frignare sono i rappresentanti di Italia Viva. Si spacca la maggioranza nel vertice a Palazzo Chigi sulla prescrizione. M5s, Pd e Leu siglano un accordo sul cosiddetto “lodo Conte bis”, che fa scattare il blocco della prescrizione dopo la condanna in primo grado e lo fa diventare definitivo dopo una seconda condanna in appello. Ma Italia viva dice no e fa sapere agli alleati che non sosterrà questa mediazione.

E’ “probabile” che venga convocato per lunedì un Consiglio dei ministri per approvare la riforma del processo penale, che include l’accordo sulla prescrizione raggiunto questa sera a Palazzo Chigi tra M5s, Pd e Leu, con il dissenso di Iv. Lo dice il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede al termine del vertice di maggioranza a Palazzo Chigi. Inflessibile il ministro alla Giustizia Bonafede che in questa vicenda ha dato una prova di tenacia non indifferente mettendo anche in conto di far saltare il banco se il pd non fosse sceso a miti consigli. “Iv nel momento in cui andremo in Parlamento si prenderà le sue responsabilità. Da parte mia non c’è stata alcuna rigidità. Viene il momento in cui dal mio punto di vista si deve accettare che ci sono tre forze politiche che hanno accettato l’accordo e una no. E non si dica che non c’è stato dialogo o coinvolgimento, credo che siamo all’ottavo vertice”. Lo dice il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede al termine del vertice sulla prescrizione.

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