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Prescrizione, M5S sulle barricate,Di Maio si risveglia dal torpore filo-pd

ROMA. C’è una svolta di comportamento, una reazione nel comportamento del Movimento 5 stelle che ormai sembrava parafrasare il famoso romanzo di Cronin ” E le stelle stanno a guardare” …pare che invece il movimento 5 stelle di voglia di stare a guardare il pd che ne distrugge storia, leggi e futuro non ne abbia più. Il primo fronte aperto è sulla prescrizione, un fronte incandescente politicamente. “Trattative sulla prescrizione? Non ne sono a conoscenza”. Così il ministro della Giustizia Bonafede risponde ai giornalisti, mentre crescono le spinte su un possibile rinvio dell’entrata in vigore delle nuove norme. “Il mio impegno è portare la riforma per abbreviare i tempi dei processi al Consiglio dei Ministri. Lì ciascuno si assumerà le sue responsabilità”.

“Sulla prescrizione – ha detto Bonafede – non mi sono mai sottratto al dibattito”, ma “i cittadini devono sapere che c’è una maggioranza che lavora. Questo significa stare a un tavolo a scrivere le norme, non urlare e strillare da mattina a sera”. “Siamo in maggioranza, invece vedo toni di chi sembra all’opposizione. A volte sembra che i testi glieli scrivano Salvini o Berlusconi”. “Non possono continuare a molestare i cittadini con dichiarazioni che sembrano minacce”. “La riforma del processo penale é pronta già da qualche mese e sulla riforma c’è l’accordo da parte della maggioranza. Noi dobbiamo dare ai cittadini un processo penale breve e invece continuiamo a parlare di argomenti che stanno bloccando la strategia del governo”. Ma non è solo Bonafede a dare fuoco alle polveri. Va all’attacco anche Di Maio: “Abbiamo fatto la prescrizione e vogliono cancellarla, abbiamo fatto il reddito di cittadinanza e vogliono un referendum per toglierlo”. L’ex capo politico del M5S pare risvegliato dall’incantesimo che durante il suo torpore sta permettendo al pd di fare a pezzi la storia, le leggi, gli obiettivi ed il futuro stesso del movimento. Poi assicura la sua presenza alla manifestazione del 15 febbraio che ha nel mirino anche i vitalizi.  Ed il silenzio dei padri “nobili” Grillo e Casaleggio jr. in questo momento pare giovare.

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