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Prestiti in calo del 18%: Il Covid quanto ha pesato sulla progettualità futura?

Eurisc, Il sistema di informazione Creditizie gestire da Crif, attraverso il Barometro del Credito alla Famiglie fornisce un quadro particolarmente influenzato dagli effetti del Covid 19, il 2020 è stato condizionato dalla forte incertezza economica e progettuale determinata dall’emergenza sanitaria e questo ha determinato una forte contrazione della propensione degli italiani a richiedere un prestito con finalità consumi e progetti di spesa.

Prestiti in calo, le famiglie temono gli effetti della crisi e risparmiano

La flessione complessiva è stata davvero marcata, ben il 17.9% in meno rispetto alle richieste di finanziamento del 2019. la contrazione non ha in realtà sorpreso particolarmente Simone Capecchi, Executive Director di Crif, che così ha prontamente commentato i dati emersi:Come spesso accade nei momenti di incertezza, nell’anno appena concluso gli italiani hanno preferito adottare un atteggiamento prudente. Sono i prestiti personali ad aver risentito maggiormente della crisi e a non aver ancora manifestato concreti segnali di recupero. Mentre i prestiti finalizzati sono ripartiti nel post-lockdown per poi bloccarsi nuovamente a partire da ottobre, con la seconda ondata di contagi”.

Poi confidando in una ripresa del settore ha aggiunto: “Sempre che non si presentino ulteriori elementi condizionanti, per il 2021 si prevede un recupero della domanda di prestiti, favorita anche dalle prospettive di ripresa dei consumi. Alla luce del peggioramento della rischiosità del comparto, tornata a crescere nell’ultima parte del 2021, le politiche di erogazione da parte di banche e finanziarie potrebbero però essere improntate a una certa cautela”.

Prestiti in calo, meno 18% nel 2020, Il Covid pesa sulla progettualità futura

Prestiti in calo, come cambiano le richieste: importi e durata finanziamento

In questo periodo sono cambiate anche le richieste di quanti hanno bisogno di un finanziamento, cala l’importo dei prestiti rispetto al 2019, una flessione del 4.1%, e cala la fascia di importo richiesta, la preferenza si attesta su importi bassi sotto i 5 mila euro, che ricomprendono quasi la metà dei finanziamenti, seguiti da richieste comprese tra 10 e 20 mila euro, 21%, e tra 5 e 10 mila euro, 18%; mentre cresce l’incidenza dei piani di rimborso oltre i cinque anni.

Il fatto di puntare a piani di rimborso più lunghi per importi paradossalmente più contenuti enfatizza ancor quella che è la sensazione intrinseca delle famiglie italiane in fase di incertezza economica, ossia il non riuscire a pagare rate eccessivamente alte, da qui la necessità di puntare alla diluizione nel tempo dell’importo, al fine di avere rate più basse e dunque maggiormente sostenibili anche in caso di imprevisto.

Se si osserva la distribuzione delle richieste di prestiti, considerando sia quelli personali quanto quelli finalizzati, in relazione all’età del richiedente, si evince che a fare un uso maggiore dei prestiti sono quanti risiedono nella fascia d’età tra i 45 ed i 54 anni, che sfiorano il 25.3% del totale, a cui segue la fascia d’età 35-44. Interessante notare come siano oggi anche gli under 24 a chiedere maggiormente prestiti finalizzati.

Gli esperti confidano che ‘dopo la tempesta torni il sole’ ossia che con la campagna vaccinale in corso e con le politiche di contenimento del Virus si possa presto tornare alla normalità, ragion per cui confidano in un miglioramento dell’attività economica che dovrebbe dunque anche favorire una maggiore fiducia nel futuro e una maggiore progettualità di medio lungo termine che dovrebbe, chiaramente il condizionale resta d’obbligo, favorire un maggior ritorno al credito al consumo dal 2021 in poi grazie anche ai vantaggiosi tassi di interesse.

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Erica Venditti

Erica Venditti, classe 1981, dal 2015 giornalista pubblicista. Dall'aprile 2012 ho conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Ricerca Sociale Comparata presso l’Università degli studi di Torino. Sono cofondatrice del sito internet www.pensionipertutti.it sul quale mi occupo quotidianamente di previdenza.

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