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Pro Piacenza travolto 20-0 dal Cuneo perché gioca in sette

PIACENZA. Oggi è stata scritta una delle pagine più tristi della storia del calcio professionistico in Italia. Allo stadio Paschiero si sono affrontate il Cuneo contro la Pro Piacenza, incontro valido per il girone A di serie C. Due squadre che quest’anno sono state accomunate dal fatto di aver subito pesanti penalizzazioni a livello di punti nel campionato in corso, -8 per i piacentini e -7 per i piemontesi. Due realtà che hanno affrontato questa dura ammenda in maniera differente : il Cuneo viaggia stabilmente a metà classifica, a pari punti con la Juventus under 23, e se non avesse avuto la decurtazione nel punteggio avrebbe potuto concorrere in maniera più efficace alla corsa playoff, che quest’anno permette di partecipare i team classificati dal secondo al decimo posto. Mentre il Piacenza è inesorabilmente ultimo in classifica a 12 punti dalla penultima. La situazione degli emiliani era già critica in quanto a fine dicembre i giocatori di erano rifiutati di scendere in campo per protestare contro le inadempienze del presidente Pannella. Alla vigilia di questa gara lo staff tecnico aveva annunciato che non si sarebbe presentato e quasi tutti i giocatori si sono uniti alla decisione.

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In campo sono scesi sette ragazzini delle giovanili, un ottavo giocatore è entrato al 15′ della ripresa in quanto aveva dimenticato di presentare il documento d’identità, successivamente trovato dal padre del ragazzo. Per il ruolo di allenatore e giocatore in campo è stato scelto dalla società il classe 2000 Cirigliano in distinta, che ha svolto anche il ruolo di capitano. La partita si è svolta come da copione e dopo appena 25 minuti la squadra in inferiorità numerica era già sotto 10-0. Questo incontrò verra inoltre ricordato negli annali per il record stabilito da Hicham Kanis: è diventato il calciatore in Italia ad aver segnato il maggior numero di reti in una singola partita. L’attaccante cuunese, di proprietà del Novara, ha siglato sei gol in 28 minuti. I ragazzi scesi in campo nelle file rossonere sono stati mandati a combattere contro i mulini a vento, senza dignità e già destinati ad una sconfitta annunciata. Ci auguriamo che per preservare la dignità di questi giovani calciatori e il corretto proseguimento del campionato in corso, la FIGC possa porre rimedio a questa disdicevole vicenda.

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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