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Prova di forza della Samp che batte 1-0 un deludente Milan

GENOVA. Allo stadio Marassi di Genova, nel posticipo della ventinovesima giornata di Serie A la Sampdoria vince e soprattutto convince nel gioco, contro un Milan quasi mai in partita, con il risultato di 1-0 che permette ai blucerchiati di agganciare in sesta posizione Lazio e Atalanta, mentre inguaia i rossoneri, che reduci dalla seconda sconfitta consecutiva, mettono a serio rischio il quarto posto e la conseguente qualificazione in Champions.

Il match prende subito una piega favorevole per i padroni di casa, che dopo appena 30 secondi sfruttano un passaggio di Rodriguez per Donnarumma, il portiere della Nazionale si trasforma nella peggiore versione di sé, Paperumma per intenderci, e rinvia la palla tra i piedi di Defrel che comodamente segna il gol del vantaggio. L’attaccante francese firma la rete numero otto in campionato e nello stesso tempo il gol più veloce della Samp in questo campionato. I blucerchiati pressano incessantemente sin da inizio gara e non lasciano respiro agli avversari, al 5′ nuovamente l’attaccante numero 92 prova il tiro in porta , ma la conclusione è troppo centrale. I rossoneri si fanno vedere al 10′ minuto con Piatek che su lancio di Rodriguez elude i due difensori centrali, mette a sedere il portiere, ma la conclusione è da dimenticare. La Samp sfiora il raddoppio sette minuti dopo con Quagliarella che taglia tutta la difesa avversaria, questa volta Donnarumma è attento e mette i corner. Al 25′ grande occasione per il Milan, Piatek in area prova un tiro su cross di Rodriguez, il polacco colpisce male la palla che rimane in area, ne approfitta Bakayoko che calcia ma colpisce la mano di Praet, sugli sviluppi Suso prova il suo classico tiro a giro, Audero effettua una parata plastica e mette in angolo. Il tocco di mano del centrocampista doriano, dopo il consulto in auricolare con la sala VAR viene considerato dal direttore di gara involontario. Al 29esimo altra palla gol per Quagliarella che solo a tu per tu col portiere non centra lo specchio della porta. Col passare del tempo il Milan è sempre più in difficoltà, riesce ad rendersi pericoloso solo al primo minuto di recupero, dagli sviluppi di un corner Musacchio stoppa di petto e calcia di prima intenzione, Colley salva di tacco a portiere battuto.

Nel secondo tempo mister Gattuso prova a cambiare l’andamento del match inserendo da subito Conti per Rodriguez, spostando Calabria a sinistra e il nuovo entrato a destra. Il cambio non sortisce effetto perché Giampaolo è autore di un capolavoro tattico e di allenamento atletico dei suoi. La chiave tattica del match si può sintetizzare nel pressing alto e forsennato dei blucerchiati, che pressano palla sin dalle prime fasi di impostazione degli avversari, formando una sorta di gabbia intorno ai giocatori in possesso di palla formata da tre o quattro avversari che letteralmente accerchiano il malcapitato, che finisce inesorabilmente per perdere palla. In più quando il Milan si fa vedere nella trequarti avversaria, a turno i due attaccanti tornano a difendere, determinando una situazione di superiorità numerica schiacciante anche in fase difensiva. I blucerchiati cercano il colpo del knock out sin dai primi minuti: al 50′ con Defrel che da fuori area effettua un tiro troppo centrale, al 55′ con Quagliarella che dopo aver ricevuto palla in area da Linetty spalle alla porta si gira improvvisamente, il tiro è deviato in corner da Musacchio. Al 56′ l’azione più nitida grazie allo splendido tiro al volo di Defrel in area, azione che scaturisce da un lancio dalla tre quarti di Murru, la sfera supera di poco la traversa. L’unica azione degna di essere segnalata per i rossoneri è un tiro a giro di Suso, deviato in partenza da Colley che prende una strana traiettoria impossibile da intercettare per Audero, ma il pallone finisce fuori dallo specchio della porta. Ringhio Gattuso prova il tutto per tutto cambiando modulo dal 4-3-3 al 4-4-2 con l’inserimento di Paquetà e Cutrone al posto di Biglia e Suso, purtroppo la mossa non sortisce i risultati sperati. Addirittura al 71′ Quagliarella colpisce la traversa dopo un ottimo tiro deviato di tacco da Musacchio. Anche Giampaolo si gioca i tutti i tre cambi per guadagnare tempo e mettere in campo forze fresche in grado di tenere alti i ritmi del gioco.

Nell’ultimo quarto d’ora le squadre sono affaticate e saltano gli schemi in campo, lasciando i reparti di attacco e difesa troppo distanti sia da una parte che dall’altra. Le azioni in contropiede si alternano per entrambe le compagini, sono numerose le azioni pericolose che però vengono tutte vanificate. All’88esimo Piatek si inoltra in area tra due avversari e cade a terra dopo un probabile contatto. Dopo un paio di minuti l’arbitro Orsato viene richiamato al Var a rivedere l’azione. Momenti di suspense del pubblico che esulta dopo la conferma della decisione precedente: azione giudicata regolare. Dopo sei minuti di recupero la partita finisce con la vittoria di misura della Sampdoria.

Il Milan esce ridimensionato dopo questa sconfitta, le polemiche della vigilia che volevano un Gattuso poco apprezzato da alcuni dirigenti rossoneri dopo la sconfitta del derby e gli strascichi della lite tra Biglia e Kessie, non hanno fatto sicuramente bene all’ambiente rossonero. La Samp invece alimenta le ambizioni di qualificazione alle coppe europee, trascinate dal gioco di Giampaolo e da una squadra dalle grandi doti atletiche e tecniche. La Serie A prosegue domani con gli ultimi sei match, tra cui spiccano l’incontro delle 15:00 tra Roma e Napoli, e il posticipo delle 20:30 tra Inter e Lazio, con il quasi sicuro ritorno in campo di Mauro Icardi.

Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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