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Psico-oncologia a distanza: al via la sperimentazione a Torino e Biella

Al via in due Breast Unit piemontesi uno studio pilota per sperimentare il supporto psicologico a distanza alle pazienti tramite un’innovativa piattaforma digitale: la dottoressa Patrizia Tempia, responsabile della Psicologia Clinica Ospedaliera presso la ASL di Biella, coordinerà la sperimentazione presso la Breast Unit dell’Ospedale degli Infermi di Ponderano, mentre la dottoressa Maria Rosa Stanizzo, psicoterapeuta afferente alla Psicologia clinica della AOU Città della Salute e della Scienza, coordinerà quella della Breast Unit di Torino.

La sperimentazione fa parte del progetto ForteMente 2, promosso da Europa Donna Italia in collaborazione con la Società Italiana di Psico-Oncologia (SIPO) e con il contributo non condizionante di Novartis per valorizzare il ruolo dello psico-oncologo nel percorso di cura della donna con tumore al seno e sostenere l’estensione e il potenziamento dei servizi di psico-oncologia all’interno delle Breast Unit. Il progetto piemontese è realizzato in collaborazione con il professor Paolo Leombruni, professore associato di Psicologia clinica al Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Torino e coordinatore della Sezione Piemonte della SIPO.

Il progetto pilota di supporto psicologico a distanza è basato sulla piattaforma PsyDit (Psycho Therapy Digital Tools) sviluppata dalla dottoressa Cristina Cenci, che fornisce allo specialista e alla paziente un ambiente digitale protetto. Obiettivo di questa fase sperimentale sarà saggiare la funzionalità dello strumento digitale, il grado di soddisfazione delle pazienti e degli psicologi e l’efficacia complessiva del servizio. Servizio che risulta particolarmente urgente nel corso dell’attuale emergenza sanitaria, dove purtroppo sono numerosi i pazienti che, per scongiurare i rischi di contagio, scelgono di non recarsi nelle strutture ospedaliere o cliniche e quindi di posticipare cure, visite ed esami, con ripercussioni negative sulla salute sia fisica sia psichica.

Psico-oncologia
Psico-oncologia: al via uno studio pilota per sperimentare il supporto psicologico a distanza dedicato alle pazienti

In un periodo caratterizzato da restrizioni e limitazioni alle normali attività quotidiane, infatti, un supporto psicologico riveste un’importanza ancora maggiore. Se all’incertezza per l’evolversi della pandemia si aggiunge la fragilità fisica e psichica connessa con la condizione di paziente oncologico, ecco che il supporto psicologico rappresenta, in particolare per le donne con tumore al seno, uno strumento fondamentale per gestire l’ansia o gli stati depressivi.

Senza avere la pretesa né la volontà di sostituire la completezza che solo una seduta in presenza può offrire, il servizio di psico-oncologia digitale, che consente di beneficiare di un supporto a distanza, mira a reinventare dei percorsi digitali mettendo a disposizione dello psicologo o psico-oncologo una serie di vantaggi in termini di servizi, possibilità e funzionalità che gli consentono di personalizzare il percorso di terapia sulla base delle specifiche esigenze della paziente, come il diario narrativo digitale, la somministrazione di test e questionari e la possibilità di costruire percorsi ad hoc.

Fondamentale per la buona riuscita del servizio è il rispetto, sia da parte del curante sia della paziente, di alcune semplici ma fondamentali regole che contribuiscono a delineare con precisione il setting specifico dell’interazione, come la puntualità, la sicurezza, l’impegno e la continuità. Il tutto, naturalmente, nel massimo rispetto delle regole della privacy e della riservatezza.

Psico-oncologia a distanza
Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia (Twitter)

“Attraverso il progetto ForteMente 2, Europa Donna Italia intende sensibilizzare i responsabili delle strutture sanitarie e le Istituzioni regionali sulla necessità di assicurare la presenza continua e integrata, all’interno del team multidisciplinare di ogni Breast Unit, dello psiconcologo, una figura ancora troppo spesso considerata complementare e tuttavia indicata come essenziale dalle Linee guida ministeriali. Il supporto psicologico infatti è parte integrante della cura, anche se fornito in modalità digitale, come questo progetto suggerisce” – dichiara Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia.

“Questo tempo drammatico di pandemia da Covid-19 ha costretto anche gli psico-oncologi a ripensare il modo di svolgere le loro attività di supporto ai malati di cancro e ai familiari. I tradizionali interventi ambulatoriali di consultazione, counselling psicologico e psicoterapia sono sempre più frequentemente condotti a distanza con tecnologie audio-video” – commenta Marco Bellani, presidente di SIPO.

“Gli interventi online consentono ai malati oncologici di intraprendere o di continuare gli interventi psico-oncologici senza accedere alle strutture ospedaliere (eliminando la possibilità di contagio), anche in caso di limitazioni negli spostamenti (mezzi pubblici) o di restrizioni fisiche (dovute alle condizioni di salute). Tuttavia, detti interventi non possono essere applicati a tutte le situazioni: è necessario che essi siano negoziati sulla base delle preferenze e delle reali possibilità dei fruitori. In ogni caso devono essere garantite la confidenzialità e la tutela della privacy, soprattutto dei dati raccolti. Per quanto riguarda, infine, l’efficacia degli interventi online, le ricerche sembrano dimostrare risultati assimilabili agli interventi tradizionali vis-a-vis, con un buon mantenimento della relazione e della funzione terapeutica.”

“La piattaforma digitale PsyDiT mira a facilitare l’accessibilità al sostegno psicologico, garantendo la totale riservatezza dei dati. L’ambito della psicoterapia mediata da strumenti digitali e delle terapie digitali comincia ad emergere anche in Italia, anche se con esperienze ancora limitate. In questa fase di emergenza, la maggior parte degli psicologi e degli psicoterapeuti usano Skype o piattaforme generaliste, senza quindi un setting dedicato. Prevale un orientamento a centrare l’intervento unicamente sulla videochat, sottovalutando le potenzialità del digitale nell’ideazione di percorsi nuovi. La sfida di PsyDit è di offrire una molteplicità di strumenti, setting e percorsi possibili in un ambiente digitale protetto e personalizzabile.” – conclude Cristina Cenci, ideatrice di PsyDit.

Il progetto ForteMente 2, iniziato nel luglio scorso, sta coinvolgendo le Breast Unit di Piemonte, Emilia-Romagna e Lazio ed è articolato in quattro fasi finalizzate a monitorare e documentare l’effettivo espletamento del servizio di psico-oncologia nelle tre regioni.

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