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Renault-Fca sì alla fusione “Ma senza troppa fretta, con cautela”

PARIGI. No alla fretta: il ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire, intervistato da BFM-TV, ha detto oggi che la fusione tra Fca e Renault non si farà “a qualsiasi condizione”. Ma non è una frenata ma una mossa determinata dalla cautela che un’operazione simile richiede. “Prendiamo il tempo di fare le cose per bene – ha aggiunto – è un’operazione di grande portata, che punta a creare un campione mondiale dell’auto: nessuna precipitazione”, ha avvertito nel giorno in cui è stata fissata una nuova riunione del Cda di Renault per studiare il caso.

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Il ministro francese ha detto a chiare lettere che in caso di fusione vuole una sede “operativa” Fca-Renault in Francia. “Può essere una sede geografica che coprirerebbe l’interezza della Francia, dell’Europa e forse anche piu’. Perché un’azienda è un’incarnazione e avere una sede in Francia è un’incarnazione importante per i francesi”, ha proseguito Le Maire, precisando tuttavia di non aver ancora ottenuto “garanzie” su questo punto. Rimane sulle sue posizioni Elkann “Nessun impatto, non ci sono chiusure di stabilimento”. Lo ha ribadito il presidente di Fca John Elkann commentando l’operazione con Renault. “Siamo molto incoraggiati da quello che si potrà fare insieme nel settore, l’automobile è in fortissimo mutamento, Fiat è nata 120 anni fa, la mia famiglia è legata ad essa da allora” ricorda Elkann e come con Chrysler “abbiamo voluto partire con coraggio. come abbiamo fatto nel 2009”.

“Questo progetto di fusione è , l’ho sempre detto, un’opportunità, perché permette di consolidare il paesaggio automobilistico mondiale e creare un campione europeo globale, guadagnando i necessari margini di manovra per finanziare le auto elettriche e i veicoli autonomi””Servono garanzie sui siti industriali. Io mi metto al posto dei dipendenti che ci ascoltano, magari dagli stabilimenti industriali di Renault a Sandouville o dai centri di ricerca a Cléon o altrove, si chiederanno, ‘qual è il nostro avvenire?’Il mio ruolo, come azionista di riferimento, è garantire a questi dipendenti e ai francesi che i siti industriali verranno tutelati”, ha detto ancora Le Maire, elencando, le varie condizioni poste dalla Francia per una eventuale fusione con Fca. L’auspicata fumata bianca si dovrà attendere ancora un po ma arriverà.

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