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Riapre dopo sette anni l’antica chiesa San Paolo di Pisa

PISA. La Chiesa di Pisa è in festa. Dopo sette anni di chiusura e quasi tre di restauro strutturale riapre al culto domenica l’antica chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno, considerata uno dei capolavori del romanico pisano, fondata nel 925 dopo Cristo e attestata nel 1032. La prima messa è in programma domenica alle 17 e sarà presieduta dall’arcivescovo, Giovanni Paolo Benotto, insieme al vicario generale Gino Biagini e al parroco don Italo Lucchesi.

E’ il 6 gennaio del 2012, quanto l’allora parroco, don Luca Volpi, celebra l’ultima messa. La chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno, ferita da un cedimento strutturale, viene chiusa al culto. Il lavoro di recupero è molto impegnativo e ci vogliono diversi anni per studiare l’edificio che sembra pendere verso il fiume Arno, prima ancora di mettere a punto un intervento di consolidamento e restauro. Attorno al grande malato la Diocesi pisana mette in campo competenze di altissimo di livello che o portano a un restauro eccezionale, non semplice per chi deve operare su opere architettoniche datate nel tempo, ma i cui risultati sono ora sotto gli occhi di tutti.

Lo sforzo per completare i lavori è stato notevole come ribadisce l’arcivescovo, monsignor Giovanni Paolo Benotto: “Le opere di riqualifica sono costate oltre 3 milioni di euro, 850 mila dei quali finanziati dalla Fondazione Pisa, 590 mila dalla Cei con i fondi dell’8 per mille, 100 mila da Unicoop Firenze e altri 60 mila di contributi privati. Per noi quindi è stato uno sforzo finanziario enorme e oggi la Diocesi è costretta a vivere giorno per giorno perché siamo rimasti senza un soldo. Adesso, recuperata la chiesa, dobbiamo ricostruire la comunità parrocchiale che in questi anni si è dispersa altrove. Solo così potremmo dire di avercela fatta e che ne è valsa la pena”.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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