RIMINI. L’hanno trovata stesa su un vecchio divano, accanto a un barbecue, il sacchetto della carbonella aperto, un odore acre di bruciato. Hanno provato a rianimarla ma niente: era morta. Tutto intorno, le cianfrusaglie di una casa da anni disabitata. La vittima è India Muccioli, 18 anni. E’ la nipote del fondatore della comunità di San Patrignano, Vincenzo Muccioli, scomparso nel 1995, e figlia di Andrea, imprenditore romagnolo alla guida fino al 2011, della stessa comunità che si occupa del recupero dei tossicodipendenti.
La ragazza, studentessa del quinto anno del liceo artistico, è stata trovata nell’appartamento di famiglia in via Isotta sulle alture di Rimini. Secondo le prime ipotesi, ad ucciderla potrebbero essere state le esalazioni di monossido di carbonio di una stufetta. Il magistrato ha dovuto aperto un fascicolo senza ipotesi di reato, in attesa dei risultati dell’autopsia che verrà eseguita forse già nelle giornata di oggi.
La casa, che fu di nonno Vincenzo, è disabitata da molto tempo e dunque fredda. Per scaldarsi un po’, India deve aver pensato alla soluzione di emergenza del barbecue delle grigliate. Letale sarebbe stato il fumo della carbonella. Nel pomeriggio intorno alle 14, la famiglia ha trovato il suo corpo esanime e ha chiamato i soccorsi.