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Russiagate, la 007 Butina lancia un appello dal carcere

WASHINGTON. Problemi finanziari in vista per Maria Butina, coinvolta nelle indagini sul Russiagate e condannata dagli Stati Uniti a 18 mesi di reclusione. La donna ha pubblicato un video sui social media, registrato in carcere, nel quale chiede donazioni in denaro per poter pagare il suo avvocato che sta presentando un appello contro la condanna.

La trentenne russa è stata condannata per aver cospirato contro il governo statunitense per conto della Russia. Butina si era dichiarata colpevole lo scorso dicembre: era accusata di essersi infiltrata all’interno della potente lobby della NRA, che difende gli interessi dei proprietari di armi, e di aver cercato di creare canali di comunicazione occulta tra il governo russo e il Partito Repubblicano e il suo allora candidato alla presidenza Donald Trump. 

Butina aveva brevemente incontrato il figlio primogenito del presidente Trump, Donald Trump Jr., a una riunione della NRA, e aveva partecipato a un ricevimento organizzato in occasione del giuramento di Trump. Era stata arrestata nel luglio del 2017, dopo che le sue attività avevano insospettito l’FBI che l’aveva tenuta per mesi sotto controllo.

butina russiagate
Maria Butina, caso “russiagate” (@Maria_Butina)

In seguito al post della 007 russa, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, è intervenuta spiegando che il governo di Mosca “non sta pagando l’avvocato a Butina, ma sta facendo tutto il possibile affinché le siano garantiti tutti i diritti che spettano a un cittadino russo”.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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