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Saltato il vertice M5S-Pd, mancherebbe l’ok sull’incarico a Conte

ROMA. È stato annullato il vertice in programma alle 11 tra le delegazioni del M5S, Luigi Di Maio e Giuseppe Conte, e del Pd, Nicola Zingaretti e Andrea Orlando.

A quanto si apprende da fonti Dem, una telefonata è giunta da Palazzo Chigi al Nazareno per annullare l’incontro. Zingaretti è al Nazareno, in una riunione con i vertici del partito: nessun commento sullo stop all’incontro. M5s detta le condizioni: “Rivedremo il Pd quando nei loro organi di partito avranno dato l’ok all’incarico a Conte. Nessun altro incontro fino a quando non avranno chiarito ufficialmente la loro posizione su Giuseppe Conte”, si legge in una nota dei pentastellati. Ieri, parlando con i suoi, il leader M5S avrebbe imposto la frenata: “Se non dicono sì a Conte è inutile vedersi, sono stanco dei giochini”. “Nessun altro incontro fino a quando non avranno chiarito ufficialmente la loro posizione su Giuseppe Conte. Se si vuole il voto lo si dica apertamente”. Ancora un ultimatum, accusa la  vicesegretaria del Pd, Paola De Micheli. “Sono tre giorni che il Pd parla di proposte: salari, ambiente, sviluppo e imprese, infrastrutture, scuola e cultura. E il M5S risponde soltanto per ultimatum”. Ma ecco che i 5 Stelle subito precisano: “Di Maio non ha mai chiesto il Viminale per il M5S. Prima per noi vengono i temi”. Il botta e risposta certifica lo stallo nella trattativa, che ieri sembrava invece avere subito un’accelerazione significativa. Le due delegazioni, al momento, non hanno fissato alcun nuovo incontro. E la clessidra scorre veloce. Nel pomeriggio iniziano le nuove consultazioni al Quirinale. Pd e M5s saliranno al Colle domani.

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