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Salvini cita Fantozzi: il Green pass allargato è una cazzata pazzesca

Il leader della Lega conscio del potere mediatico di questa frase ,rimasta nell'immaginario collettivo degli italiani, l'ha rievocata sentendo parlare dell'ipotesi di introdurre l'obbligatorietà del Green pass allargato.

La finale degli Europei di calcio tra Inghilterra e Italia ha rievocato in molti una delle scene cult del film ‘Il secondo tragico Fantozzi‘ in cui il ragioniere Ugo Fantozzi, interpretato dal compianto Paolo Villaggio, era stato costretto dalla Megaditta per la quale lavorava ad assistere a una noiosa proiezione serale al cineforum aziendale proprio nelle stesse ore in cui si stava disputando un incontro tra la Nazionale azzurra e quella dei Tre Leoni. Anche se nella finzione cinematografica non si trattava di una finale continentale bensì di un match valevole per la qualificazione al mondiale.

La scena culmina con il “profondo giudizio estetico” che il mitico Fantozzi esprime al termine della visione della pellicola del 1925 diretta dal regista russo Sergej Michajlovič Ėjzenštejn, una valutazione maturata nel corso di molti anni: “La corazzata Potëmkin è una cagata pazzesca!

Matteo Salvini conscio del potere mediatico di questa frase che è rimasta dal 1976, data di uscita del secondo capitolo della saga fantozziana, sino ad oggi nell’immaginario collettivo degli italiani l’ha rievocata sentendo parlare dell’ipotesi di introdurre l’obbligatorietà del Green pass allargato, ovvero quello che attesta il completamento dell’intero ciclo vaccinale, per accedere ad attività come ristoranti al chiuso, alberghi, discoteche, piscine e palestre, a grandi manifestazioni pubbliche come ad esempio eventi sportivi, concerti e spettacoli teatrali, e per viaggiare a bordo di mezzi pubblici come bus, treni e aerei.

La cabina di regia pensa all’ipotesi di introdurre misure più stringenti per contenere la variante Delta

Non è un mistero che la cabina di regia del governo stia valutando l’ipotesi di introdurre misure più severe per cercare di bloccare l’impennata di nuovi casi determinata in gran parte dalla diffusione della variante Delta: si consideri che nell’ultima settimana di giugno la media era di 764 nuovi casi di positività giornalieri, mentre sabato 17 e domenica 18 luglio si è arrivati a superare quota 3.120 nuovi casi al giorno.

I dati delle ultime settimane fanno crescere la preoccupazione sia tra le fila della maggioranza che tra gli esperti del Comitato tecnico scientifico, che sono al lavoro per elaborare un piano che possa evitare cambi di colore delle Regioni e mantenere tutta l’Italia in zona bianca almeno fino alla metà di agosto. L’idea è quella di far entrare in vigore il Green pass allargato sin dai primi giorni agosto: il certificato ‘verde’ si potrà ottenere attestando il completamento dell’intero ciclo vaccinale, l’avvenuta guarigione dal Covid oppure effettuando un tampone negativo entro le 48 ore.

Se per quanto riguarda l’introduzione di nuovi parametri di rischio e il prolungamento dello stato d’emergenza tra le principali forze politiche sembra si possa arrivare in breve tempo ad un compromesso, sul tema del Green pass allargato la sensazione è che ci sarà battaglia sia all’interno della maggioranza allargata che tra i governatori delle Regioni, questi ultimi temono una possibile ricaduta economica sulle attività e sul turismo.

Salvini
Matteo Salvini e Francesca Verdini (Facebook)

Salvini: “Con questa norma mio padre che ha 76 anni potrebbe andare al parco acquatico e mio figlio di 18 no”

Da un lato della maggioranza ci sono Lega e Forza Italia, con il sostegno di Fratelli d’Italia all’opposizione, che pensano che il Green pass sul modello francese possa creare gravi problemi all’economia. Per Salvini è giusto giusto mettere in sicurezza i più anziani, ma bisogna evidenziare che l’85% degli over 60 è stato vaccinato: “Ora dobbiamo rendere disponibile il vaccino per i 70-80enni. Il tutto con prudenza, ma senza rovinare la vita e senza multare e chiudere in casa i ragazzi che hanno sofferto per un anno e mezzo“.

Il problema per il leader della Lega è che pretendere che tutti i cittadini sotto i 40 anni abbiano già ricevuto la seconda dose è un’utopia perché indicativamente la riceveranno entro ottobre, il che vorrebbe dire che attività come discoteche e ristoranti sarebbero costrette a subire gravi perdite a causa di una misura di questo genere. Poi fa come esempio quello del parco acquatico nel quale paradossalmente potrebbe accedervi suo padre che ha 76 anni e non suo figlio che ne ha 18: “È una cazzata pazzesca. Rovinare l’estate a pizzerie, ristoranti, alberghi. E non scherziamo sulle multe da 400 euro“.

Enrico Letta: “Salvini irresponsabile. Il Pd favorevole all’obbligo vaccinale e il Green pass allargato”

Di tutt’altro avviso il leader del Pd, Enrico Letta, che dal palco della festa dell’Unità del Testaccio, a Roma, dà dell’irresponsabile a Salvini: “Se la Lega accetta che il proprio segretario dica che il Green pass è una cazzata purtroppo non ci posso fare granché. Quella parola è da irresponsabili“.

Io sono tra quelli favorevoli all’obbligo vaccinale. – prosegue il segretario Dem- Non è che una cosa che non esiste, esiste e ci sono già obblighi vaccinali. Non stiamo inventandoci una cosa nuova. Con quello che è successo in questo anno e mezzo, io francamente mi chiedo cos’altro dobbiamo aspettare“. 

Infine Letta lancia un’appello alla vaccinazione che nello stesso tempo è una stoccata ai rivali politici: “La vaccinazione è un dovere morale di tutti noi e invito Salvini e Meloni a dire perché non si sono ancora vaccinati”

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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