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Salvini: “No al green pass francese. Non inseguo nessuno con la siringa”

Dopo l'incontro con Mario Draghi il leader della Lega ha sottolineato una sostanziale sintonia con il premier per quanto concerne tutti i principali temi in agenda. Ma avverte centrosinistra e M5S: "Chi ci ostacolerà troverà un avversario"

È un Matteo Salvini agguerrito ma con le molto idee chiare quello che si presenta davanti ai giornalisti al termine dell’incontro a Palazzo Chigi con il premier Mario Draghi. Il leader della Lega affronta uno dei temi più discussi delle ultime ore ovvero quello inerente l’introduzione di un green pass sul modello francese che definisce “un modello che non è un modello” in quanto non è ipotizzabile costringere gli italiani a presentare l’esito del vaccino o del tampone “per comprare il giornale, andare a bere un caffè, mangiare una pizza o prendere l’autobus“.

Però è necessario continuare che il governo continui a chiedere sicurezza e rispetto a delle regole: la Lega si dice aperta a valutare la richiesta del green pass in quelle manifestazione o eventi particolarmente affollati o partecipati, come ad esempio lo stadio, nei quali una richiesta di controlli è definita “sacrosanta“.

Ma chiude le porte ad ogni ipotesi di costrizione ad effettuare il vaccino perché deve essere una scelta consapevole e non un obbligo: “Io sono per le libertà sempre e comunque. Le cose vanno spiegate, accompagnate, suggerite. Le persone più fragili, come ad esempio 70enni e 80enni, hanno tutta la convenienza di fare il vaccino. Per gli altri va suggerito, ma non rincorro nessuno con la siringa per strada, a scuola o al ristorante“.

Sintonia totale tra Draghi e Salvini

Noi non siamo per gli estremismi né da una parte né dall’altra” prosegue il numero uno del Carroccio, che nonostante non faccia trapelare quale sia l’opinione del presidente del Consiglio su questo argomento svela come ci sia una sintonia totale su questo tema e su molti altri. L’unico particolare che svela è che anche l’ex governatore della Bce condivide il giudizio negativo sugli estremismi.

Un altro argomento sul quale i due hanno parlato a lungo è quello quello inerente la riapertura delle scuole che secondo Salvini deve avvenire in sicurezza per sia per tutti gli insegnanti che per tutti gli studenti: “Per quanto riguarda le scuole la nostra convinzione è che la maggioranza degli studenti sarà già vaccinato e quindi pensare a misure come il mantenimento delle distanze (di sicurezza) o l’esclusione degli studenti a mio avviso non è immaginabile“.

Nuovo Dpcm
Il premier Mario Draghi

Accelerare le riforme, ma chiunque le ostacolerà troverà nella Lega un duro avversario

Nell’incontro particolare attenzione è stata rivolta alle riforme, che per la Lega e in generale tutto il centrodestra devono essere accelerate: riforme come quella della giustiziada portare in parlamento e approvare entro l’estate“, la riforma fiscale e il “fondamentale” taglio delle tasse, la riforma della pubblica amministrazione e il riavvio di tutti i cantieri fermi. “Lavoriamo con buonsenso e abbiamo detto al premier che la Lega c’è“.

E chiunque si metterà di ostacolo o di traverso sulla via delle riforme – avverte Salvini con particolare riferimento a Grillo, Conte o qualche corrente del Pd – avrà nella Lega un avversario perché la situazione economica è positiva“. Un avvertimento che riguarda anche quelli che sono stati definiti “gli allarmisti di professione” che si augura possano smettere di preannunciare sciagure e chiusure a profusione, soprattutto perché i dati economici sono positivi, anche quelli sul turismo, e ci mostrano un’estate con una crescita a doppia cifra.

Cambiare i criteri per stabilire i colori delle regioni e riaprire le discoteche in sicurezza

Totale intesa per quanto concerne l’ipotesi di cambiare criteri per stabilire i colori delle Regioni, così come richiesto da quasi tutti i governatori, e passare così a dare più peso ai dati relativi al numero di ricoveri ospedalieri e terapie intensive rispetto a quello sui contagi. L’ex vicepremier del governo Conte ipotizza che con l’inoltrarsi dell’estate possano aumentare i contagi in quanto è normale che “la gente torni ad uscire con la bella stagione“, anche se specifica che l’aumento dei nuovi casi di positività non equivale necessariamente ad un’impennata dei ricoveri e decessi.

Tra le richieste esplicite presentate al premier c’è quella sulla riapertura di locali per giovani, discoteche e sale da ballo, che la Lega sarebbe disponibile a far riaprire già da questo fine settimana seguendo tutti i protocolli sanitari del caso. Una mossa che permetterebbe di far ripartire un settore in grave crisi e far tornare i giovani a divertirsi in maniera sana e controllata: “Meglio un divertimento sicuro in posti sicuri che l’illegalità diffusa“, spiega ai giornalisti.

salvini

Ddl Zan: centrodestra pronto a votarlo se si toglie dal testo ciò che crea divisione nella maggioranza

Infine non poteva non essere affrontato il Ddl Zan, che secondo il leader del Carroccio rischia di arenarsi se Enrico Letta continua a non ascoltare le proposte della Lega e degli altri partiti che la pensano in maniera diversa: “La Lega ha raccolto le indicazioni di associazioni, del Santo Padre, di gay, lesbiche, insegnanti, educatori. Votiamo tutti insieme, sarebbe un bel segnale“. L’accordo potrebbe essere trovato eliminando dal testo quello che oggi crea divisione: “Bambini, gender nelle scuole, censura, bavaglio, negazione della libertà di pensiero e di parola, e la legge viene approvata al Senato e alla Camera entro l’estate“.

Se Letta insiste con l’ideologia non fa il bene di gay, lesbiche e trans che dice di voler difendere– conclude Salvini – lo abbiamo visto oggi in Aula sul voto su una sospensiva, 136 a 135, immaginatevi cosa succede al primo emendamento che verrà votato. Noi continuiamo a ripetere: c’è una mediazione che mette d’accordo il 99% nel Parlamento, approviamo questa legge e passiamo ad altro“.

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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