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Sciopero generale, domani a rischio blocco soprattutto la capitale

ROMA. Domani si preannuncia un venerdì nero, soprattutto per chi si sposa con mezzi pubblici, treni, aerei, metropolitane, per lo sciopero generale indetto dai sindacati da Cub, Sgb, Si-Cobas, Usi-Cit e Slai Cobas per chiedere l’aumento dei salari, l’abbassamento dei carichi di lavoro e la cancellazione di Jobs Act e legge Fornero.

Su questa agitazione generale, si innestano poi vicende particolari come quella di Roma dove incrociano le braccia i lavoratori delle partecipate. Una protesta che si intreccia anche con il caso Alitalia, mai così caldo dopo 30 mesi di commissariamento che non ha migliorato lo stato della linea aerea. La compagnia ha dovuto cancellare circa 240 voli. Ferrovie dello Stato assicura che dalle 21 di oggi (giovedì 24) alle alle 21 di domani (venerdì 25). Le Frecce circoleranno regolarmente e saranno inoltre garantiti i collegamenti regionali nelle fasce pendolari (6-9 e 18-21).

A Roma, si prospettano disagi anche per i trasporti pubblici e per la raccolta rifiuti da parte di Ama, che nei giorni scorsi ha fatto un appello ai romani ad evitare, solo per domani, di buttare la spazzatura tenendola in casa fino all’indomani, a situazione normalizzata. Per domani l’azienda assicurerà i servizi minimi essenziali e le prestazioni indispensabili. L’adesione allo sciopero del personale della società Multiservizi potrebbe avere impatti sugli asili e le scuole comunali, dove il personale Multiservizi si occupa di pulire e aprire gli istituti. Stesso discorso per i lavoratori Zetema nei musei comunali. I manifestanti si ritroveranno in piazza del Campidoglio dalle 10.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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