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Si arrampica a mani nude sulla Tour Eiffel: lo salva un pompiere

PARIGI. E’ durata diverse ore la scalata a mani nude della Tour Eiffel da parte di una quarantenne (non si conoscono ancora i motivi) che dal primo pomeriggio ha messo in allarme forze dell’ordine e pompieri, creando non poco scompiglio nei pressi e sopra il monumento parigino che è stato evacuato. Un’operazione che è durata diversi minuti per consentire alle comitive di visitatori di allontanarsi anche dai dintorni della torre, che la settimana scorsa ha festeggiato i 130 anni di vita. Via anche da Champ de Mars: tutta la spianata è stata sgomberata per consentire la massima libertà di movimento alla polizia e ai pompieri.

L’uomo, di cui ancora non si conosce l’identità, si è arrampicato per un tratto a mani nude e poi si è sistemato al terzo e ultimo piano della torre: si è messo seduto a 300 metri di altezza, con le gambe a penzoloni nel vuoto. Secondo alcune fonti avrebbe minacciato di suicidarsi. Proprio un pompiere, dopo le 18, si è issato con le funi e, sospeso nel vuoto, ha iniziato a parlare con l’uomo. Dopo una trattativa è riuscito a metterlo in salvo.

Le autorità avevano escluso sin dai primi momenti intenti terroristici, ma rimangono ancora ignoti i motivi. La società che gestisce la Tour Eiffel ha fatto sapere che il sistema di allarme è scattato appena l’uomo ha varcato la zona esterna vietata, ma che poi è stato troppo veloce per essere riacciuffato. L’ultima “impresa” sul monumento risale all’ottobre 2015, quando un uomo si arrampicò da terra, in piena notte. Avvistato da alcuni passanti, trovò già al primo piano i poliziotti ad attenderlo. Più “professionale” Alain Robert, l’arrampicatore urbano soprannominato uomo-ragno dopo i suoi exploit in mezzo mondo: arrivò in cima, sfidando ogni divieto, in appena 45 minuti.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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