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Si Tav scende nuovamente in piazza mentre il Governo rinvia i bandi

ROMA. In una lettera che è stata inviata stamane dal Governo alla Telt, società incaricata della realizzazione della Torino – Lione, il premier Conte ha invitato l’azienda francese “ad astenersi, con effetti immediati, da qualsiasi ulteriore attività che possa produrre ulteriori vincoli giuridici ed economici per lo Stato italiano con riguardo ai bandi di gara.” Inoltre ha affermato di aver chiarito che l’attuale Governo italiano e le forze politiche che lo sostengono si sono impegnati a “ridiscutere integralmente” questo progetto e che abbiamo intenzione di interloquire con la Francia e con l’Unione europea alla luce delle più recenti analisi costi-benefici acquisite. Nello stesso tempo vorrebbe fare in modo che non si perdano i finanziamenti europei già stanziati sino ad oggi.

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte

Un portavoce di Telt ha confermato la ricezione della lettera i cui contenuti non sono stati resi noti. Lunedì il Cda della società si riunirà per dare il via libera ai bandi da 2,3 miliardi di euro per i lavori di scavo del tunnel di base e Palazzo Chigi precisa che ‘si va verso il rinvio, lunedì non ci saranno i bandi’. La società francese ha risposto a Conte confermando che i capitolati di gara non partiranno senza l’avallo del dei due Governi e che, al momento, si limiteranno esclusivamente a svolgere mere attività preliminari, senza alcun impegno per i due Stati.

Tutto questo succedeva mentre a Torino è sceso nuovamente in piazza il movimento SiTav. Erano oltre un migliaio i torinesi che hanno partecipato al flash mob delle madamin davanti a Palazzo Carignano, storica sede del primo Parlamento italiano, per ribadire il “sì Tav subito”. I manifestanti indossavano indumenti di colore arancione, all’evento era presente anche Mino Giachino, l’altro organizzatore delle manifestazioni a sostegno della nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità. Con il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, sono presenti numerosi esponenti politici del centrosinistra e di +Europa. La mobilitazione si Tav proseguirà domenica 17 marzo, alle ore 11 in piazza Castello.

Il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino

Il Comité Lyon-Turin si è espresso in maniera dura sull’accaduto: “Ogni nuovo rinvio significherebbe uno spreco di centinaia di milioni di euro, dalla perdita dei 300 milioni di euro di fondi Ue fino alle spese legate ai ritardi nei lavori“.

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