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Slovacchia: Sefcovic battuto, Zuzana Caputova presidente

BRATISLAVA. Zuzana Caputova si è imposta nel secondo turno delle elezioni presidenziali in Slovacchia, divenendo la prima donna a ricoprire il ruolo di presidente del Paese. Nel ballottaggio ha vinto con il 58% dei consensi contro il 42% di Maros Sefcovic, del partito di centrosinistra Direzione – Socialdemocrazia (Smer) e già vicepresidente della Commissione Europea e Commissario europeo per l’unione energetica dal 2014. L’affluenza alle urne è stata del 41,8%.

Comprensibilità, cordialità, affidabilità, capacità di evitare conflitti: queste le caratteristiche che hanno portato Zuzana Caputova, fino a poco tempo fa poco poco nota all’opinione pubblica, ad essere eletta presidente della Slovacchia.

Quarantacinque anni, avvocata ambientalista e attivista, la Caputova non ha esperienza politica, né di governo, ma ha ottenuto numerosi consenti puntando la sua campagna elettorale sui temi della lotta alla corruzione e più in generale del bene contro il male. Il ruolo di presidente in Slovacchia è per lo più cerimoniale e di rappresentanza, ma ha comunque una sua rilevanza sui temi della corruzione: il presidente ha potere di veto nella nomina di magistrati e giudici.

La neo presidente è divorziata e ha due figli, è di orientamento liberale ed europeista e fa parte del piccolo partito Slovacchia Progressista, nato nel 2017 e finora senza rappresentanza in Parlamento. È a favore del matrimonio e delle adozioni per le coppie omosessuali.

“Sono felice del risultato – ha detto Caputova, dopo aver ringraziato i suoi elettori – perché si vede che nella politica si può entrare con opinioni proprie e la fiducia si può conquistare anche senza linguaggio aggressivo e colpi bassi. L’onestà nella politica può essere la nostra forza”

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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