RICHMOND. Una sparatoria nel centro municipale di Virginia Beach, grossa località turistico-balneare sull’Atlantico, nello stato della Virginia (Stati Uniti), ha causato 13 morti e cinque feriti. A tracciare il bilancio sono state le autorità, che hanno reso noto che l’autore della strage, è un ingegnere 40enne, DeWayne Craddock, dipendente “scontento” del municipio dove lavorava nel dipartimento servizi pubblici e negli ultimi anni era diventato il punti di contatto per le informazioni sui progetti stradali locali. L’uomo è entrato in azione a metà pomeriggio e ha aperto il fuoco colpendo in modo “indiscriminato” i dipendenti all’interno di un edificio municipale.
La polizia ha risposto al fuoco, uccidendo il sospetto. Sul posto gli investigatori hanno trovato una pistola semiautomatica e un fucile, utilizzati dal 40enne per compiere la carneficina. Il complesso dov’è avvenuta la strage ospita diversi uffici, tra cui il dipartimento di polizia della città. Nella sparatoria è stato colpito anche un poliziotto che è stato salvato dal giubbotto anti proiettile che indossava.
“Abbiamo più domande che risposte”, ha detto il capo della polizia. Nello scontro è rimasto colpito anche un altro agente, salvato solo grazie all’uso del giubotto antiproiettile. Sul luogo, a quanto si apprende, è arrivata anche l’Fbi. “Questo è il giorno piu’ devastante nella storia di Virginia Beach”, ha detto il sindaco Robert M. Dyer, durante la conferenza stampa con le forze dell’ordine.