• CRONACHE

Striscione che inneggia al duce: indagati 8 ultrà laziali

MILANO. Sono otto gli ultrà laziali identificati per aver preso parte al blitz neofascista vicino a piazzale Loreto, denunciati dalla Digos per manifestazione fascista. Nella serata di mercoledì in questura sono state accompagnate 28 persone, mentre il capo ultras laziale, Carlo C., 53 anni, al comando del drappello, è stato identificato da un video. Dei tifosi laziali accompagnati in questura 9 sono stati denunciati: 8 per i fatti di piazzale Loreto, e 1 per il possesso di un manganello telescopico.

L’indagine sullo striscione fascista esposto a Piazzale Loreto terrà conto anche di altri episodi di violenza ultrà, anche fisica, come la rissa con un morto prima di Inter-Napoli del 26 dicembre. Gli inquirenti, infatti, stanno valutando anche l’ipotesi di associazione per delinquere per indagare sulle “bande” di ultrà. Tra l’altro, il pubblico ministero Nobili, d’intesa col procuratore Francesco Greco, ha aperto un’inchiesta per manifestazione fascista. 

E sempre a Milano, la notte scorsa, è stata incendiata la corona posta accanto alla lapide che ricorda un partigiano, Carlo Ciocca. I danni sono stati limitati alla sola lapide che si trova in via Palmieri, nel popolare quartiere Stadera. Secondo la polizia, intervenuta intorno a mezzanotte, ad appiccare il fuoco con un accendino sarebbe stata una sola persona vista allontanarsi in fretta da due testimoni che poi hanno spento le fiamme.

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