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Suicida in carcere Jeffrey Epstein: il finanziere era accusato di abusi sessuali

NEW YORK. Jeffrey Epstein si è suicidato in carcere a New York: il finanziere (miliardario e amico di uomini ricchi e potenti e come l’ex presidente Usa Bill Clinton e l’attuale Donald Trump) era finito al centro di uno scandalo sessuale e si è ucciso nella notte nella sua cella. Il miliardario era accusato di abusi, sfruttamento della prostituzione e traffico di minori. Si è tolto la vita in carcere: aveva 66 anni.

Il suo corpo è stato trovato stamane: secondo quanto riporta la NBC di New York, l’uomo avrebbe usato una corda per impiccarsi alle sbarre della cella. Il miliardario, come riporta la stampa locale, era stato messo sotto osservazione nei giorni scorsi proprio per timore che potesse togliersi la vita. Solo pochi giorni fa, infatti, era stato trovato nella sua cella senza conoscenza. A nulla, quindi, è valso, questo tentativo di controllarlo per evitare che potesse uccidersi. Jeffrey Epstein era detenuto in carcere a Lower Manhattan. Nel corso del processo erano emersi alcuni dettagli molto compromettenti nei suoi riguardi: dettagli scabrosi e imbarazzanti sulle abitudini sessuali del finanziere che hanno scandalizzato l’opinione pubblica.

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