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Taglio dei parlamentari, via alla discussione sulla legge più attesa di sempre

ROMA. I partiti hanno scaldato i motori e fatto, almeno a parole, le proprie scelte sulla posizione da tenere sulla discussione e la linea da tenere su quello che sarà il disegno di legge su uno dei provvedimenti più attesi nella storia della Repubblica. Ha preso così il via nell’Aula della Camera la discussione generale sul ddl costituzionale per il taglio dei parlamentari, “la più attesa e promessa degli ultimi decenni, scelta obbligata per restituire credibilità alle Istituzioni”, come ha sottolineato appunto il relatore Giuseppe Brescia (M5S). Forza Italia ha annunciato il suo voto a favore, con Laura Ravetto, al ddl sul taglio dei parlamentari.” Al M5S dico, però, abbandoniamo la mitomania della finta democrazia diretta”, sostiene Ravetto, rinnovando la necessità di lavorare ad una riforma della legge elettorale.

Sono sedici i deputati che si sono iscritti a parlare nel dibattito, oltre al relatore ed al rappresentante del governo: nessuno di loro parlamentare della Lega. Peraltro, all’inizio del dibattito non erano presenti in Aula deputati leghisti ed è auspicabile che non facciano mancare il proprio contributo…. Il dibattito si protrarrà dunque per intere giornate. La riforma che taglia i parlamentari avrà ripercussioni che potrebbe essere oggetto di critiche da parte delle regioni medio piccole come Trentino Alto Adige con la pattuglia dell’ Svp oltre che dei rappresentanti dei partiti nazionali, Friuli, Liguria, Marche, Umbria, Abruzzo, Basilicata, Calabria e Sardegna, che, specie al Senato, non eleggeranno parlamentari di tutte le opposizioni, visto il nostro sistema tripolare. La variazione percentuale del taglio degli eletti e’ simile ma non uguale per tutte le regioni e naturalmente non ha toccato la piccolissima Val D’Aosta che avendo già oggi un solo parlamentare non potrebbe scendere a zero. L’altra regione piccola, il Molise, ne perderà invece uno su tre. Il cammino è solo all’inizio e sarà ancora lungo, certo i primi passi sono stati fatti. E sino a qualche tempo fa si ritenevano passi impossibili da realizzarsi.

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