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Themorbelli, dalla provincia “lo sconosciuto più famoso al mondo”

ACQUI TERME. La sua “erre” non è la sola particolarità che lo contraddistingue. C’è molto altro in Themorbelli, il rapper piemontese con un superpotere: la scrittura. «Era da dieci anni che aspettavo un momento di questo tipo. Non avevo mai fatto leggere a nessuno i miei scritti». Poi l’occasione è arrivata, e le Edizioni Epokè hanno pubblicato “Io ci vengo, però non mi affeziono a nessuno“, l’esordio letterario di Mario Andrea Morbelli. «La provincia è una bestia che ingoia anime indaffarate nell’aperitivo», e la vicenda narrata riguarda, come si evince dalla quarta di copertina, un ventinovenne di provincia che teme che la realtà abbia il sopravvento sulle sue ambizioni personali e professionali, e decide di farla finita, gettandosi da una scogliera insieme con i genitori a bordo di una Fulvia 1300 del ’76. Il luogo prescelto è la stessa curva sul mare de “Il sorpasso”, ma le cose non andranno come pensato.

Arriva dalla provincia anche Themorbelli, “lo sconosciuto più famoso al mondo” come si definisce, e precisamente da Acqui Terme, dove vive da 12 anni solo di arte: «Ho una fame da pazzi di rivalsa», ammette. Classe 1980, dipinge da 20 anni, produce videoclip, si occupa di grafica, scrive canzoni rap, ha all’attivo due dischi autoprodotti, e un progetto teatrale – artistico – rapper, “Literature show”, che è un esperimento legato alla letteratura che contaminata dalla musica hip hop.

La produzione di dipinti dell’artista, invece, spazia dalla lounge alla jazz collection, passando per “That fucking flying fruit”: «È la collezione della spensieratezza. Ma anche il trionfo della malinconia. Le tovaglie di gomma lucida che si comprano a metro, i grembiuli delle nonne, le tende, i divani delle disco anni 80. È tutto vero, è roba che abbiamo dentro tutti. Però poi parto da un punto più profondo del discorso; e ci metto tutta la mia vita».

Simona Cocola

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Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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