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Tottenham e Liverpool approdano in semifinale di Champions

TORINO. Questo mercoledì’ di Champions League sarà da annoverare negli annali del calcio per il numero di reti realizzate e per l’altalena di emozioni vissuta sopratutto allo stadio Etihad di Manchester nella sfida tra City e Tottenham. Il bottino di 12 reti realizzate nelle due gare fa capire l’alta spettacolarità che ha contraddistinto gli incontri, addirittura nel derby inglese sono state realizzate 4 reti in 11 minuti, nuovo record di tutti i tempi per la competizione. Il Liverpool, partito dal vantaggio per 2-0 della gara di andata, ha avuto vita facile in trasferta sul Porto, grazie alla netta vittoria per 1-4. Mentre il Manchester City, nonostante la vittoria per 4-3, paga a caro prezzo la sconfitta per 1-0 dell’andata.

MANCHESTER CITY – TOTTENHAM

LE SCELTE DEGLI ALLENATORI

Guardiola conferma il 4-3-3 dell’andata e rispetto alla partita precedente decide di inserire Company e Mendy in difesa al posto di Otamendi e Delph. A centrocampo e attacco le novità sono rappresentate dall’ingresso di De Bruyne e Bernardo Silva, entrambi reduci da infortunio. In attacco, oltre al brasiliano Silva, Sterling e Aguero completano il reparto offensivo
Gli Spurs stanno vivendo un momento complicato a causa dei tanti infortuni subiti in questa delicata fase della stagione. In questo match devono rinunciare a Kane, Lamela, Dier, Aurier, Janssen e Winks. Pochettino è costretto a cambiare modulo rispetto all’andata e punta tutto sul 4-2-3-1 nel quale l’unico terminale offensivo è rappresentato dal coreano Son, autore del gol vittoria dell’andata. Nei due centrocampisti difensivi viene inserita la novità Wanyama al posto di Winks, mentre il reparto difensivo viene confermato in toto.

IL MATCH

IL PRIMO TEMPO

La gara si accende sin dai primi minuti, Sterling sblocca il risultato dopo appena 4 minuti di gioco, servito da De Bruyne sul lato sinistro dell’area, si accentra ed effettua un fantastico destro a giro. Passano appena 3 minuti e la squadra guidata da Pochettino reagisce prontamente, Moura prova il passaggio filtrante in area per Eriksen, la sfera viene respinta corta dalla da Dele Alli. Sul pallone si fionda prontamente Son, che dalla lunetta realizza l’1-1. Al 10′ gli Spurs sfruttano il momento positivo, ancora Moura ruba un pallone sulla trequarti di campo e serve Eriksen. Il centrocampista danese apre a sinistra per Heung-Min Son che inventa un gol fotocopia a quello di Sterling, un destro a giro che non lascia scampo a Ederson. Passa appena un giro di orologio e Aguero entra in area e serve Bernardo Silva, il brasiliano piazza un timido sinistro verso la porta che viene toccato da Rose. Llorente si butta troppo presto a terra e viene soppresso dalla deviazione fortunosa del compagno, è 2-2. Al 21′ De Bruyne batte a velocemente una punizione nei pressi di centrocampo apparentemente poco pericolosa, triangola con Gundocan e dal fondo della fascia destra serve un perfetto rasoterra, che taglia tutta l’area avversaria e trova sul lato opposto Sterling che sigla la doppietta personale e il nuovo vantaggio per 3-2. Per l’attaccante inglese è il 5° gol in coppa e la seconda doppietta consecutiva dopo quella rifilata in Premier al Crystal Palace. Al 41′ nel Tottenham è costretto ad abbandonare il campo Sissoko per infortunio, che viene sostituito la Llorente. Prima della fine del tempo Son sfiora il pareggio al 43′, ma il suo diagonale sfiora il palo destro.

Manchester City vs Tottenham Hotspur

IL SECONDO TEMPO

Nella ripresa doppia occasione al 50′ per i padroni di casa che prima con Sterling e poi con Bernardo Silva provano a trovare il gol senza riuscirci. Al 53′ prova De Bruyne ad iscriversi nel tabellino dei marcatori con un potente destro, ma Lloris con la mano di richiamo di supera e mette a lato. Gli Spurs tornano a rendersi pericolosi cinque minuti, a seguito di una pericolosa ripartenza, prima ci prova Llorente con un colpo di testa e successivamente Eriksen di piede, entrambi sono neutralizzati dal portiere Ederson. Passano 60 secondi e De Bruyne sale in cattedra a dispensare giocate illuminanti, riceve palla da Gundocan ed innesca di punta Aguero in area. Il “Kun” scarica tutta la sua grinta in un destro che non lascia scampo all’estremo difensore avversario, facendosi personale l’errore dal dischetto nella partita di andata. L’altalena di emozioni non finisce perché al 73′, dagli sviluppi di un corner per i londinesi battuto da Trippier, si avventa Llorente che mette il pallone in rete. Il gol del 4-3 è contestato per un possibile tocco di braccio da parte dell’attaccante spagnolo. Dopo un’attenta analisi alla Var il direttore di gara sentenzia che il tocco decisivo è stato effettuato con l’anca e non con il braccio, per cui il gol viene convalidato. Nel finale Guardiola da fondo a tutti i cambi e prova ad inserire Sane per Mendy, trasformando l’assetto della squadra in superoffensivo, mentre il collega Pochettino inserisce giocatori più difensivi e forti nei contrasti aerei. Al 93′ cambia nuovamente il risultato, Aguero serve Sterling in area, dopo una palla rubata a centrocampo da Bernardo Silva, aiutato dalla pressione di De Bruyne. L’attaccante numero 7 dei Citizen firma la tripletta e il gol qualificazione. Lo stadio esplode in un urlo liberatorio e la gioia di Guardiola in panchina è incontenibile. Bastano 30 secondi per far cambiare clima allo stadio perché l’arbitro annulla, su segnalazione della regia Var, per il fuorigioco di Aguero. La rete viene annullata. La gioia si tramuta in disperazione per i tifosi di casa, mentre per gli ospiti è festa grande.

IL TABELLINO

MANCHESTER CITY – TOTTENHAM 4-3 (ANDATA 0-1)

Manchester City (4-3-3): Ederson; Walker, Stones, Company, Mendy(84′ Sane); Gundocan, De Bruyne, David Silva(63′ Fernandinho); Bernardo Silva, Sterling, Aguero. Allenatore: Guardiola
Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Alderweireld, Rose(90′ Davinson Sanchez), Vertonghen, Trippier, Wanyama, Sissoko(41′ Llorente); Dele Alli, Lucas(82′ Davies), Eriksen; Son. Allenatore: Pochettino
Arbitro: Cakir (Turchia)
Marcatori: 4′ e 21′ Sterling (M), 7′ e 10′ Son Heung-Min (T), 11′ Bernardo Silva (M), 59′ Aguero (M), 73′ Llorente (T)
Ammoniti: 41′ Sissoko (T), 48′ Son (T), 54′ Rose (T), 77′ Wanyama (T)
Espulsi: Nessuno
Uomo chiave dell’incontro: De Bruyne – Autore di una gara straordinaria, protagonista indiscusso, capace di giocate straordinarie che illuminano lo stadio e ispirano i compagni. Tre assist sui quattro gol totali fanno capire quanto la sua presenza in campo sia fondamentale per la squadra di Guardiola. Giocatore invidiato da mezza Europa.

Il Tottenham affronterà la semifinale di andata tra le mura amiche, al New White Hart Lane, contro l’Ajax il 30 aprile. Mentre il ritorno in trasferta è previsto il 7 maggio.

PORTO – LIVERPOOL

La notizia del giorno in casa Reds è l’indiscrezione trapelata dal quotidiano spagnolo ‘As’ secondo cui Salah avrebbe deciso di lasciare il club inglese al termine di questa stagione. Alla base della decisione ci sarebbe stato un accesissimo alterco con l’allenatore Klopp, dopo il quale l’egiziano avrebbe richiesto alla società la cessione. Addirittura nel caso in cui i dirigenti non vogliano lo vogliano accontentare, il forte attaccante 26enne avrebbe minacciato di voler far ricorso al “transfer request“, in pratica un meccanismo previsto dal regolamento della Premier League attraverso il quale un calciatore comunica ufficialmente al suo club il desiderio di essere trasferito. Per fare un esempio calzante, sempre nel Liverpool, nel 2017 aveva fatto ricorso al trasfer request Coutinho prima di approdare al Barcellona.

FC Porto vs Liverpool

LE SCELTE DEGLI ALLENATORI

Sergio Conceicao prova il tutto per tutto passando dal classico 4-4-2 ad un 4-3-3 decisamente più offensivo, nel quale il trio d’attacco è formato da Corona, Brahimi, che sostituisce Soares, e Marega, il più pericoloso dei suoi all’andata. A centrocampo Torres lascia spazio a Hector Herrera. Il reparto arretrato confermato in blocco.
Jurgen Klopp punta sul 4-3-3, suo marchio di fabbrica, e sceglie di cambiare due terzi del centrocampo, con l’ingresso di Milner e Wijnaldum per Keita e Henderson. In difesa tutto confermato, mentre in attacco dà spazio a Origi, così da lasciar rifiatare Firmino, a fianco degli inamovibili Salah e Mané.

IL MATCH

IL PRIMO TEMPO

I Primi 25 minuti di gioco non fanno registrare una vera e propria azione da gol. parte decisamente meglio il Porto che con un pressing aggressivo e tanta corsa riesce nell’ardua impresa di non far giocare la squadra allenata da Jurgen Klopp. Ma al 26′ minuto, alla prima azione offensiva della partita. Mané si lancia in spaccata su un assist a palombella di Salah, dopo un attimo triangolo con Wijnaldum, e firma il vantaggio. Al 29′ Brahimi prova subito a pareggiare, il suo tiro è facile preda di Allison. Cala il ritmo partita e ci provano nuovamente i padroni di casa con Corona, l’estremo difensore brasiliano è ancora attento e para senza problemi. Poco prima della fine del tempo Milner sfiora il doppio vantaggio, dopo un assist di Alexander-Arnold, ma la conclusione è deviata in angolo da un difensore.

FC Porto vs Liverpool

IL SECONDO TEMPO

La ripresa parte nuovamente a ritmi lenti per opera di un Liverpool che gestisce sapientemente i tre gol totali di vantaggio. La sterzata decisiva la da al 65′ quando Salah sfrutta a dovere l’assist perfetto di Alexander-Arnold, al 7° assist stagionale, e di piatto destro mette la sua firma sul 2-0. Nonostante le voci di un possibile divorzio a fine stagione l’egiziano si conferma una spina nel fianco per qualsiasi difesa avversaria. Il Porto riesce a realizzare il gol della bandiera al 69′ grazie al colpo di testa di Militao, dagli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Alex Telles. Mané al 73′, dopo aver fatto fuori difesa avversaria e portiere, sbaglia clamorosamente a porta vuota un gol che sembrava già fatto. Ci pensa Firmino a realizzare il tris che di testa al 77′ minuto, non il suo forte, sfrutta al meglio un cross del neoentrato Henderson. Chiude i conti Van Dijk, anche lui di testa, che all’84’ da calcio d’angolo firma il definitivo 1-4.

IL TABELLINO

PORTO – LIVERPOOL (ANDATA 0-2)

Porto (4-4-2): Casillas; Eder Militao, Pepe, Felipe, Alex Telles; Otavio(46′ Soares), Hector Herrera, Danilo Pereira; Brahimi(81′ Costa), Marega, Corona(78′ Fernando). Allenatore: Sergio Conceicao
Liverpool (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold(66′ Gomez), Van Dijk, Matip, Robertson(71′ Henderson); Wijnaldum, Fabinho, Milner; Salah, Origi(46′ Firmino), Mané. Allenatore: Klopp
Arbitro: Makkelie (Olanda)
Marcatori: 26′ Mané (L), 65′ Salah (L), 69′ Militao (P), 77′ Firmino (L), 84′ Van Dijk (L)
Ammoniti: 32′ Mané (L), 36’Pepe (P)
Espulsi: Nessuno
Uomo chiave dell’incontro: Mané – Sempre presente nel vivo del gioco, potenza e velocità allo stato puro, capace di velocissime ripartenze in grado di destabilizzare a più riprese la difesa avversaria. Poteva segnare altre due reti, il solo uomo capace di bloccarlo in questa serata è stato se stesso.

Il Liverpool affronterà nella semifinale di andata il Barcellona, al Camp Nou, il 30 aprile. Mentre il ritorno in casa è previsto il 7 maggio.

Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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