TRIPOLI. E’ di oltre 30 morti il bilancio parziale dell’offensiva lanciata dall’esercito del generale Khalifa Haftar su Tripoli. Lo ha reso noto il ministro della Sanità del governo di accordo nazionale, Ahmed Omar, sottolineando come la maggior parte delle vittime siano civili. Intanto a Mitiga si è rischiata una strage di pellegrini: un aereo con a bordo 200 persone dirette a La Mecca è stato sfiorato da una bomba sganciata da un jet militare ancora non identificato. In seguito al raid lo scalo è stato chiuso. Lo riferiscono fonti dell’aeroporto citate dai media internazionali. Il raid, che ha colpito una delle piste di atterraggio, non ha causato vittime e per ora non è stato rivendicato. A denunciare l’episodio è stato un consigliere comunale di Tripoli, Ahmed Wali, contattato per telefono dall’Ansa.
Intanto, dagli Usa arriva un duro monito contro l’offensiva militare di Haftar. Il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, ha espresso da Washington la sua profonda preoccupazione per i combattimenti, sottolineando che gli “Stati Uniti hanno chiarito di opporsi all’offensiva militare lanciata dalle forze del generale. Le forze dovrebbe tornare alle loro posizioni precedenti. Tutte le parti coinvolte hanno la responsabilità di attuare con urgenza una de-escalation, come sottolineato dal Consiglio di sicurezza Onu e dai ministri del G7 il 5 aprile. Questa campagna militare unilaterale contro Tripoli sta mettendo in pericolo i civili e minando le prospettive di un futuro migliore per tutti i libici”