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Trovata intesa Pd-M5S, Conte convocato da Mattarella al Quirinale

ROMA. Giuseppe Conte è stato convocato per stamane (giovedì 29) alle 9.30, al Colle, dopo che  Partito Democratico e M5S hanno annunciato l’accordo tra le due forze politiche.  “Abbiamo riferito al presidente di aver accettato la proposta del M5s di indicare in quanto partito di maggioranza relativa il nome del presidente del Consiglio dei ministri. Questo nome ci è stato indicato dal M5s nei giorni scorsi“, ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti, al termine delle consultazioni. “Abbiamo altresì confermato risolutamente l’esigenza ora di costruire un governo di svolta e discontinuità – ha aggiunto -. Sia chiaro che non c’è alcuna staffetta da proseguire e non c’è alcun testimone da raccoglie ma semmai una nuova sfida da cominciare. Il nuovo governo porterà l’inizio di una nuova stagione, civile, sociale e politica”. 

“Siamo sempre stati un movimento post ideologico, abbiamo sempre pensato che non esistano schemi di destra o sinistra ma solo soluzioni – ha commentato invece Luigi Di Maio, leader del Movimento Cinque Stelle -. Ci hanno accusato dell’essere dell’una o dell’altra parte. Questi schemi sono ampiamente superati. Il ruolo di Giuseppe Conte ci fa sentiti garantiti sulle politiche che vogliamo realizzare.Si sono alimentate tante polemiche sulla mia persona e mi ha sorpreso che in una fase così delicata qualcuno abbia pensato al sottoscritto piuttosto che al bene del Paese. La Lega mi ha proposto di propormi come premier per il M5s e mi ha informato di averlo comunicato anche a livello istituzionale. Li ringrazio con sincerità ma con la stessa sincerità dico che penso al bene di questo Paese e a non me”.

Nel giorno del trovato accordo, Carlo Calenda ha deciso di lasciare il Pd. Non rinnoverà la sua tessera. È quanto ha precisato il suo entourage dopo la diffusione della lettera di dimissioni dalla direzione nazionale. “Il Pd ha preso la sua decisione. Ho ritenuto di fare chiarezza prima dell’incontro fra Zingaretti e il Presidente della Repubblica, rassegnando le mie dimissioni”, scrive in un tweet Calenda.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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