• ECONOMIA

Turismo, fiere ed agenzie di viaggio, Garavaglia sblocca i fondi: tutti contenti?

Buone nuove, o almeno pare leggendo i titoli dei maggiori media, per quei lavoratori e sono davvero molti del comparto fiere, o tour operator o operanti nel settore selle agenzie viaggio che lamentavano di essere stati ‘abbandonati’ completamente dal Governo.

Il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha firmato i decreti che sbloccano quasi 480 milioni. Nel mentre si sono ottenute anche le prime date certe dal Governo per la riapertura di questi comparti, giacché come aveva più volte fatto notare il Ministro non tutte le attività possono partire dall’oggi al domani, molte hanno bisogno di mesi per potersi organizzare. Il comprato fiere, però, non é affatto soddisfatto dalla data proposta, che é stata fissata, sperando nel mentre i contagi restino sotto controllo e non si vada incontro ad altri rinvii, al 15 giugno. Troppo distante sostiene Serena Tagliaferri, Presidente A.F.I, Associazioni Fieristi italiana, eccovi alcune sue considerazioni al riguardo.

Turismo, Garavaglia sblocca circa 480 milioni e ci sono le prime date di riapertura

Può bastare a quanti da mesi sono senza redditi, ad un settore completamente al collasso? Stiamo parlando di tutti coloro che operano nel Turismo, un comparto che ricomprende migliaia di lavoratori, ferme da mesi le agenzie viaggio, i tour operator, tutti coloro che lavorano nel comparto fiere. Molti si sono associati anche alle proteste di IOAPRO e sono scesi a Roma il 6 aprile per chiedere la riapertura in sicurezza. Non é più possibile attendere.

Dalla sua Garavaglia annuncia che il Governo sta andando nella direzione delle riaperture, la data per le fiere é stata infatti fissata al 15 giugno, e intervistato recentemente negli studi ‘Oggi é un altro giorno’ ha proposto anche di effettuare tamponi all’ingresso di cinema e teatri a tutti coloro che vogliono entrare, al fine di far subito ripartire le attività al collasso ed ha parlato di green pass, come soluzione possibile nell’immediato al fine di far ripartire il turismo quanto prima. Anche su questo punto le polemiche non sono state poche e sull’utilità del pass per spostarsi da una regione all’altra ci siamo già anche confrontati con due esperti, il Prof Giuliano Cazzola, e il Dott Francesco Provinciali, ex dirigente ispettivo Miur.

Nello specifico i dati per il rilancio del settore parrebbero confortanti, come riportano Qui Finanza, ed AdnKronos, solo per citare alcune testate autorevoli: “Il ministro del Turismo Garavaglia ha firmato i decreti che sbloccano 350 milioni a favore del sistema Fiere e 128 milioni a sostegno dei tour operator ed agenzie viaggio. Si tratta di risorse stanziate da precedenti decreti e che non sono state utilizzate”.

Ci siamo dunque interfacciati con la Presidente di A.F.I Serena Tagliaferri che abbiamo scoperto essere altresì all’interno del direttivo di IOAPRO, come capogruppo del Piemonte. Eccovi le sue considerazioni su date di riapertura e ristori.

Turismo e comparto fiere: ripartenza? Ne parliamo con la Presidente Tagliaferri

Grazie Serena per averci concesso del tempo, volevamo chiederle una sua opinione in merito ai fondi sbloccati, buona nuova per il comparto fieristi?

Ma guardi Erica, grazie a lei ed a ‘Il Valore Italiano’ per averci concesso tale spazio, a dir il vero non possiamo affatto dirci contenti, il Ministro Garavaglia parla di decreti che sbloccano 350 milioni a favore del sistema Fiere, non fosse che noi fieristi abbiamo un codice Ateco, su cui stiamo battagliando da tempo, che purtroppo ci associa agli ambulanti, che attualmente stanno lavorando, dunque siamo fuori dai ristori e paradossalmente non lavoriamo da 14 mesi.

Mi spiega meglio, ma allora chi rientra nei fieristi e nel comparto fiere di cui parla il Governo?

Qui sta il problema da inizio pandemia purtroppo, per il Governo i fieristi sono solo quanti organizzano eventi, fiere e manifestazioni. Per intenderci quanti organizzano fiere campionarie (salone del libro, del gusto) o le fiere nazionali. Ma noi che lavoriamo montando le classiche bancarelle nelle fiere comunali, per intenderci, siamo equiparati come codice Ateco ai nostri colleghi, che attualmente lavorano, ossia gli ambulanti , e siamo inseriti dunque nel categoria 4780.

Peccato che siamo fermi da inizio pandemia e non possiamo fare nessuna fiera, che é il nostro lavoro, viviamo di quello. Ecco perché stiamo sollecitando il Governo affinché vi sia una divisione del nostro codice Ateco dagli ambulanti e che la nostra categoria dei ‘fieristi’ venga riconosciuta, questo sarebbe l’unico modo per poter aver accesso a quei fondi. Altrimenti ci saranno fieristi di seria A riconosciuti e noi di Serie B, senza lavoro e redditi, dimenticati da tutti. Il senatore Paolo Ripamonti si é detto disposto a sposare la nostra causa e a fare pressing affinché vi sia un emendamento in tal senso che preveda dunque una strutturale e seria divisione dei codici Ateco che permetta alla nostra categoria finalmente di essere riconosciuta come tale.

Ma possibile che, visto che siete ad oggi equiparati paradossalmente agli ambulanti, non sia possibile riprendere a lavorare in qualche modo?

Guardi qui dipende tutto dal buon senso dei sindaci, noi al momento siamo estremamente grati al Sindaco di Fossano, Dario Tallone, che ha deciso di farci montare il 2 ed il 3 maggio con la voce ‘mercato straordinario’. Le norme anticovid saranno tutte assolutamente rispettate e per i fieristi che io rappresento questa iniziativa del Dott. Tallone ci ha riempito di gioia e soprattutto di speranza, magari seguendo il suo esempio altri sindaci potrebbero decidere di utilizzare questo ‘escamotage’ e farci lavorare.

Nel mentre vi tocca attendere, se i sindaci non prenderanno esempio da quello di Fossano, la data stabilita dal Governo, ossia il 15 giugno per riprendere ufficialmente a lavorare, siete comunque più sereni sapendo che almeno una data certa c’é anche per voi?

Per prima cosa mi sembra una data lontanissima, siamo a fine aprile, la gente é senza un euro, molte famiglie sono al collasso e si parla di riaprire il 15 giugno, come potremmo essere sereni?

Poi a dirgliela tutta sono anche preoccupata, siamo certi che il Governo abbia inserito anche noi ‘fieristi’ di serie B in queste linee guida? Sa non vorremmo dover aspettare il 15 giugno per poi scoprire addirittura che i riferimenti vanno solo nuovamente alle fiere nazionali ed internazionali e a quelle campionarie, perché sarebbe davvero follia. Ci auguriamo il Governo provveda ad accogliere la nostra richiesta e che la nostra categoria possa davvero essere riconosciuta come tale ed avere un proprio codice Ateco univoco che la riconosca.

Grazie molte Serena per questa interessante intervista che ci ha certamente fatto scoprire specifiche del ‘vostro’ mondo che poi é anche un pò il nostro, quanti non hanno mai partecipato ad una fiera?

Grazie a te Erica per l’opportunità offerta e confidiamo il nostro settore possa tornare a risplendere come faceva un tempo.

Erica Venditti

Erica Venditti, classe 1981, dal 2015 giornalista pubblicista. Dall'aprile 2012 ho conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Ricerca Sociale Comparata presso l’Università degli studi di Torino. Sono cofondatrice del sito internet www.pensionipertutti.it sul quale mi occupo quotidianamente di previdenza.

Articoli correlati