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Uccise la moglie a bastonate: in appello confermato l’ergastolo

BOLOGNA. La Corte d’Assise d’Appello di Bologna presieduta da Orazio Pescatore, dopo due giorni di dibattimento e poco più di tre ore di camera di consiglio, ha emesso il suo verdetto: conferma della sentenza di primo grado e quindi condanna del dermatologo Matteo Cagnoni all’ergastolo per il femminicidio della moglie Giulia Ballestri, 39 anni. Il delitto era avvenuto nel settembre di tre anni fa a Ravenna: in una villa di famiglia da tempo disabitata Cagnoni aveva ucciso la moglie a bastonate. Accolte le richieste del Pg Gianluca Chiapponi e confermata in sostanza in tutti i suoi vari aspetti la sentenza di primo grado: i giudici hanno confermato anche le aggravanti della premeditazione e della crudeltà.

“Le cose sono andate come dovevano andare. Ogni sentenza è uno strazio perché si riapre una ferita. E’ soltanto il secondo grado, aspettiamo la sentenza definitiva”, commenta l’avvocato Giovanni Scudellari, che assiste come parte civile la famiglia di Giulia Ballestri.

In mattinata, al termine della sua arringa, il legale che assiste Cagnoni, l’avvocato Gabriele Bordoni, aveva chiesto alla Corte di sottoporre l’imputato a perizia psichiatrica, tendente a far passare l’imputato come incapace di intendere e volere al momento del delitto. Richiesta che è stata rigettata dalla Corte.

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