• DAL MONDO

Ucraina, corridoi umanitari verso Russia ma Zelensky non ci sta

Nel dodicesimo giorno di guerra e alla vigilia del terzo round di negoziati, previsto in Bielorussia alle 12 (ora italiana), Mosca ha annunciato il cessate il fuoco e l’apertura di corridoi umanitari in diverse città ucraine. A partire dalle ore 10 (le 8 in Italia) saranno aperti i corridoi per lo più verso la Russia e la Bielorussia, quest’ultima alleata di Putin, per la popolazione civile da Kiev, Kharkiv, Mariupol e Sumy. Corridoi he il governo ucraino ha apertamente rifiutato di utilizzare

Il corridoio dalla capitale Kiev porta verso la Bielorussia, mentre quello di Kharkiv è diretto la Russia. Da Sumy ci sono due corridoi, uno verso altre città dell’Ucraina e l’altro verso la Russia, mentre quello da Mariupol porta alla città russa di Rosto-on-Don. Ma la Croce Rossa lancia un allarme e fa sapere che il percorso disegnato per il corridoio umanitario che dovrebbe portare i civili in salvo fuori da Mariupol in alcuni tratti è impraticabile perché minato.

Un portavoce del presidente ucraino Volodymyr Zekensky ha affermato con forza che questi corridoi sono ”totalmente immorali”. “Questa è una storia completamente immorale. La sofferenza delle persone viene utilizzata per creare un’immagine televisiva che si desidera“, ha dichiarato il portavoce in un messaggio scritto, che poi ha aggiunto – “auesti sono cittadini ucraini, dovrebbero avere il diritto di evacuare nel territorio dell’Ucraina“.

In un primo momento da Mosca era stata diffusa la notizia che fosse stato il presidente Emmanuel Macron a chiedere l’apertura di corridoi umanitari verso la Russia, ma questa mattina il governo francese ha provveduto a smentire categoricamente i rumors filtrati.

La Russia si starebbe preparando a sferrare l’attacco decisivo su Kiev

Nonostante l’apparente tregua l’esercito ucraino ha diffuso la notizia che Mosca starebbe preparando l’assalto alla capitale. Secondo fonti ucraine la Russia starebbe ammassando le proprie risorse con l’intento di sferrare l’attacco decisivo a Kiev e conquistarla. Secondo il Wall Street Journal all’assalto a cui potrebbero partecipare anche combattenti reclutati in Siria. I militari ucraini in un rapporto affermano che nella città di Irpin, a pochi chilometri dalla capitale, le truppe russe stanno avanzando con carri armati e unità di fanteria motorizzata, oltre a tentare di raggiungere la periferia orientale di Kiev attraverso i distretti di Brovarsky e Boryspil.

A seguito dei bombardamenti nelle aree residenziali di Kharkiv almeno 8 persone sarebbero morte nelle ultime 24 ore. I raid hanno “demolito completamente o parzialmente” edifici residenziali a più piani, edifici amministrativi, istituti medici, strutture scolastiche e dormitori. Si sono verificati anche incendi su larga scala in 21 edifici nella parte centrale della città. Circa 200 persone sono state salvate ed evacuate dai soccorritori durante gli incendi.

Le autorità ucraine hanno annunciato di aver ripreso la città di Chuhuiv, nella parte orientale del Paese. Secondo un comunicato delle forze armate ucraine, l’esercito russo ha “subito pesanti perdite nel personale e nelle attrezzature“.

corridoi umanitari

Il governo ucraino blocca l’export di molti prodotti alimentari

Aumenta intanto il rischio di carenza di cibo, che ha costretto Kiev a sospendere le esportazioni di carne, segale, avena, grano saraceno, zucchero, miglio e sale. Allo stesso tempo, l’export di grano, mais, pollame, uova e olio sarà consentito solo con il permesso del ministero dell’Economia.

Il presidente Zelensky: “Puniremo coloro i quali hanno commesso atrocità sulla nostra terra”

Il presidente ucraino Zelensky in un discorso alla nazione, in occasione della Domenica del Perdono, ha lanciato un messaggio chiaro nei confronti della Russia: “Non perdoneremo. Non dimenticheremo. Puniremo tutti coloro che hanno commesso atrocità in questa guerra sulla nostra terra. Troveremo ogni bastardo che ha sparato alle nostre città, alla nostra gente, che ha bombardato la nostra terra, che ha lanciato razzi. Non ci sarà posto tranquillo su questa terra per voi. Eccetto la tomba“.

Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati