• DAL MONDO

Ucraina, Mosca lancia l’offensiva nella parte orientale del Paese

Nel 55esimo giorno di conflitti in Ucraina Mosca ha lanciato l’offensiva nella parte Est del Paese. La notizia è stata confermata dal governatore ucraino della regione di Lugansk, Sergei Gaïdaï, che ha definito la situazione “un inferno“. Combattimenti in corso anche a Rubizhne e Popasna e in altre città pacifiche. Mentre il presidente ucraino Zelensky, nel consueto videomessaggio serale, ha sottolineato che le truppe russe hanno iniziato la battaglia per cercare di conquistare definitivamente il Donbass.

Non solo attacchi ad Est ma anche ad Ovest: sono stati registrati diversi attacchi missilistici sulla regione di Leopoli, nei pressi del confine con la Polonia, che hanno provocato sei morti, tra cui un bambino, e otto feriti.

Diverse esplosioni sono state sentite nelle prime ore della notte a Mykolaiv, a est di Odessa. Lo ha riferito il sindaco della città, Oleksandr Sienkevych, secondo quanto riporta Ukrinform. “Stiamo facendo chiarezza sulla situazione. Domattina fornirò gli aggiornamenti“, ha aggiunto il primo cittadino. Bombardamenti sono stati segnalati anche a Kharkiv. E notizie di danni e feriti sono arrivate anche dal territorio russo: un villaggio della regione di confine di Belgorod sarebbe stato bombardato dal lato ucraino.

Mariupol sotto assedio

Prosegue l’assedio di Mariupol: sono almeno 1.000 i civili che si stanno nascondendo nei rifugi sotto l’acciaieria Azovstal, per lo più donne con bambini e anziani. Lo afferma su Telegram il Consiglio comunale della città portuale, che sottolinea come le forze russe hanno continuato a bombardare l’acciaieria, nonostante i civili si siano riparati sotto di essa. E il sindaco Vadym Boichenko ha dichiarato che circa 40.000 civili sono stati “deportati con la forza” dalla città verso la Russia o le regioni dell’Ucraina controllate dai russi. Numeri che sono stati “verificati attraverso il registro municipale“, ha spiegato il primo cittadino. 

L’assalto all’acciaieria Azovstal da parte di gruppi speciali russi è stato confermato dal rappresentante della Milizia popolare del Donetsk, Eduard Basurin, organizzazione militare che è parte delle forze armate russe. Mentre Barusin ha negato che all’interno dello stabilimento si nascondano anche i civili.

Ucraina

Perdite rilevanti per la marina russa

La 126ma Brigata di difesa costiera russa della flotta del Mar Nero ha subito perdite pari al 75%, secondo l’ultimo rapporto operativo pubblicato dallo Stato maggiore delle forze armate ucraine. L’esercito di Kiev ha anche affermato che l’810ma Brigata marina separata della marina russa del Mar Nero ha perso 158 soldati per mano delle forze ucraine, con circa 500 altri feriti e 70 dispersi.

Terzo giorno consecutivo senza corridoi umanitari

Nessun corridoio di evacuazione per i civili è previsto per oggi in Ucraina e questo per il terzo giorno consecutivo. Lo ha annunciato il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk. “Oggi, 19 aprile, purtroppo non c’è un corridoio umanitario. Continuano i bombardamenti intensi nel Donbass“, nell’est del Paese, dove le forze russe, secondo Kiev, hanno lanciato da ieri una grande offensiva, ha confermato Vereshchuk su Telegram.

Oltre 200 bambini morti a causa della guerra

Sono 205 i bambini uccisi dall’inizio della guerra in Ucraina. Lo rende noto il procuratore generale ucraino nell’aggiornamento quotidiano del bollettino della guerra, aggiungendo che i bambini feriti dall’inizio delle ostilità sono 367.

Ucraina

Difficoltà a reperire acqua potabile

Oltre sei milioni di persone lottano ogni giorno per l’accesso all’acqua potabile in Ucraina a causa della guerra. Lo dice il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. “Più di un mese di intense ostilità  hanno devastato le reti idriche, lasciando oltre 4,6 milioni di persone con accesso limitato all’acqua; – spiega l’Unicef in un tweet – in totale oltre 6 milioni di persone in Ucraina stanno lottando ogni giorno per avere acqua potabile, uno dei beni essenziali“.

Continuano le deportazioni in Russia: coinvolti circa 880 mila ucraini

“Da febbraio quasi 880mila persone, di cui 164mila bambini, sono arrivate in Russia dall’Ucraina e dalle repubbliche autoproclamate del Donbass“. Lo scrive l’agenzia russa Tass citando fonti istituzionali. “Il loro numero è aumentato di quasi 18.000 persone nelle ultime 24 ore. 713.000 persone sono state evacuate in Russia dal Donbass, il resto è arrivato dal territorio dell’Ucraina“.

Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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