• DAL MONDO

Ucraina, una settimana di coprifuoco a Gostomel per sminare la città

Il conflitto in Ucraina giunge ormai al 43esimo giorno, durante il quale proseguono violenti combattimenti soprattutto nella parte est del Paese. Da Kiev arrivano appelli ai residenti nelle regioni di Lugansk, Donetsk e Kharkiv che sono stati invitati ad evacuare immediatamente dalla zona.

Secondo il Pentagono la mossa delle forze russe di spostare l’offensiva nell’est dell’Ucraina potrebbe “allungare la guerra più di quanto chiunque di noi voglia“. I vertici militari di Washington temono che il conflitto si intensifichi nella zona del Donbass.

E la conferma che questa sia la strategia messa in atto dal Cremlino arriva anche dallo Stato Maggiore ucraino che nell’ultimo bollettino sostiene che le truppe russe “si stanno riorganizzando e stanno conducendo ricognizioniper un’offensiva nella regione del Donbass, nell’Ucraina orientale. Gli sforzi principali delle truppe russe sono concentrati sul tentativo di “sfondare le difese” delle forze ucraine nella regione di Donetsk, è stato precisato.

Gostomel, coprifuoco per sminare la città e metterla in sicurezza

La parlamentare ucraina Lesia Vasylenkonel fa sapere tramite Twitter che da questa mattina nella città di Gostomel, alle porte di Kiev, è stato imposto il coprifuoco per una settimana. La località è sotto l’occupazione russa da 35 giorni. La misura, che terminerà il 14 aprile alle ore 6 del mattino (ora locale), è stata definita “necessaria” per permettere agli esperti del genio militare di sminare la città e successivamente consentire il rientro in sicurezza dei civili.

Gostomel

Oggi si tenterà di aprire 10 corridoi umanitari

L’Ucraina annuncia di voler aprire oggi dieci corridoi umanitari. Lo afferma Iryna Vereshchuk, vice primo ministro dell’Ucraina. I residenti che cercano di lasciare la città assediata di Mariupol dovranno di nuovo usare i propri veicoli. 

Il dramma di Mariupol: città distrutta al 90% e il 40% non è più recuperabile

Oltre 5mila civili, compresi 210 bambini, sono stati uccisi a Mariupol dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. È quanto afferma il sindaco della città del sud dell’Ucraina assediata, Vadym Boichenko. Il primo cittadino sottolinea come sia stato distrutto oltre il 90% della citta portuale che è sotto l’assedio delle forze russe da oltre un mese e almeno il 40% non è più recuperabile.

Boychenko ha inoltre rinnovato un’appello rivolto alla comunità internazionale in cui ha chiesto che vengano adottate sanzioni più dure nei confronti della Russia e il riconoscimento di crimini di guerra da parte delle istituzioni internazionali. A questo proposito il sindaco ha sottolineato che durante il bombardamento di un ospedale pediatrico da parte dei russi quasi 50 persone sono bruciate vive .

Bucha

Strage di civili a Bucha: gli esperti forensi stanno effettuando le verifiche sui corpi dei morti

Fino a ieri sera erano 320 i civili trovati uccisi. Gli specialisti stanno ora lavorando sui corpi: specialisti forensi, agenti delle forze dell’ordine, ma il numero di corpi scoperti cresce ogni giorno. Si trovano in tenute private, parchi, piazze, dove era possibile, quando non c’erano bombardamenti, seppellire i corpi. La gente cercava di seppellire i morti in modo che i cani non li portassero via. Quasi nel 90 per cento dei casi sono ferite da proiettili, non schegge“. Lo afferma il sindaco di Bucha Anatoly Fedoruk in un’intervista rilasciata all’emittente tv ucraina Dw.

Zelensky: “Ok al nuovo pacchetto si sanzioni, ma non è abbastanza”

Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky il nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia decise dall’Occidente “sembra efficace, ma non è abbastanza“. In un videomessaggio serale diffuso attraverso i social ha insistito sul fatto che la misura non è proporzionate alle atrocità commesse a Bucha e che proseguono a Mariupol e Kharkiv. Ha poi aggiunto che sarebbe necessario escludere completamente le banche russe dal sistema bancario internazionale , oltre a un embargo sull’esportazione del petrolio russo.

Zelensky ha inoltre posto l’accento sulla ripresa dell’economia ucraina: “Dobbiamo fare tutto il possibile per ripristinare il lavoro delle aziende locali, le attività commerciali e ristabilire le piccole e medie imprese in Ucraina, laddove è sicuro e possibile lavorare“.

Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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