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Ue, Mario Centeno: “Vicini ad accordo con l’Eurogruppo”

Siamo molto vicini ad un accordo, confido che questa volta saremo tutti all’altezza della situazione e dimostreremo il necessario spirito di compromesso, che è la base della nostra Unione“: lo ha detto in un video il presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno, prima dell’avvio della riunione che slitta di un’altra ora, alle 19.

Dopo la querelle legata all’articolo apparso oggi sul quotidiano tedesco Die Welt, Angela Merkel tenta di gettare acqua sul fuoco e afferma: “Ho parlato con Giuseppe Conte e siamo d’accordo sul fatto che serve con urgenza solidarietà in Europa in una delle ore più difficili, se non la più difficile. E la Germania è pronta per la solidarietà“. La cancelliera tedesca potrebbe avere in parte accolto le richieste degli amici francesi, che capeggia il fronte dei 9 stati favorevoli all’emissione di Eurobond (tra cui c’è l’Italia), e si auspica che “con i tre strumenti su cui si discute oggi e su cui spero si possa raggiungere un accordo” capace ci mettere a disposizione “molti miliardi di euro“. I tre strumenti al vaglio sarebbero il Mes, l’ampliamento della Bei e il programma Sure, in qualsiasi caso secondo la cancelliera ci sarebbe la disponibilità di ingenti somme per superare la crisi.

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Angela Merkel e Giuseppe Conte (Twitter)

Mentre Giuseppe Conte, intervistato alla Bild, sull’importante appuntamento all’Eurogruppo ha affermato che: “Se l’Europa non si darà strumenti finanziari all’altezza della sfida, come gli Eurobond, l’Italia sarà costretta a far fronte all’emergenza e alla ripartenza con le proprie risorse. Ma le risposte nazionali rischiano di essere meno efficaci rispetto ad un’azione coordinata europea e possono mettere a repentaglio il sogno europeo“.

Tra le quattro nazioni contrarie all’emissione degli Eurobond, oltre a Germania, Austria e Finlandia, spicca l’Olanda: il parlamento olandese ha da poco approvato due mozioni contro gli Eurobond e avverte che alla riunione di oggi dell’Eurogruppo terrà il punto.

Su questo punto il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano ha attaccato i Paesi Bassi affermando che per quanto si parli tanto di ‘rigore’ e ‘austerità’, la Nazione nonostante faccia parte dell’Unione Europea di fatto si sottrae alle entrate fiscali all’Unione Europea: “L’Olanda chiede rigore ma sottrae entrate tributarie agli altri Paesi europei. In Olanda non sono tassati dividendi e royalties generati da imprese straniere operanti in loco. Solo il 4% del reale volume d’affari risulta imponibile ai fini fiscali“.

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