• CULTURA

Un Salone del Libro sostenibile e insostituibile patrimonio comune

TORINO. Salone come grande contenitore di eventi nel nome del libro e della cultura, come team di visionari, come momento di solidarietà per la cultura che rappresenta un insostituibile patrimonio comune: questi i temi affrontati da Giulio Biino che presiede il Comitato d’Indirizzo del Salone Internazionale del Libro di Torino, ed è presidente dalla Fondazione Circolo dei lettori, durante la seconda conferenza stampa della manifestazione torinese, svoltasi questa mattina presso il teatro Espace a Torino, dove si è consigliato di porre attenzione anche alle risorse finanziarie che s’investono per continuare a farlo esistere, guardando ad esso fiduciosi nel futuro.

leggere-dappertutto

Maurizia Rebola, direttore della Fondazione Circolo dei lettori di Torino punta lo sguardo su un Salone Sostenibile (iniziativa che s’inserisce nell’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile approvata dalle Nazioni Unite nel 2015, accordo storico che ha fissato 17 traguardi da raggiungere entro il 2030 per un modello di progresso che tuteli la natura e le persone, anche attraverso la cultura) dell’inclusione e dell’accoglienza, indicando nel progetto “Leggere Dappertutto”, con “Pagine in corsia” (i volontari per la lettura vanno con i libri negli ospedali) e “Voltapagina” (gli scrittori del Salone entrano nelle carceri di Torino, Saluzzo, Asti e Alessandria per incontrarne gli ospiti in un progetto di promozione umana e culturale attraverso la lettura), uno degli obiettivi della kermesse torinese, per cui i libri sono visti come «un bene comune che dev’essere condiviso, e il Salone una grande cassa di risonanza sociale per raccontare cosa sia la sostenibilità».

Silvio Viale, presidente dell’Associazione Torino, la Città del Libro, ha preso poi la parola, dichiarando: «Stiamo lavorando perché il Salone sia un’esperienza per tutti», in una panoramica più ampia nei 63mila metri quadrati di libri, che comprende: biglietterie Gtt all’interno della struttura, tre ingressi, editori in tutti i padiglioni senza distinzioni di categoria, 40 sale di diversa capienza per gli incontri, e molto altro.

Nicola Lagioia

Nicola Lagioia, direttore editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino, prendendo spunto dal tema centrale dell’edizione 2019, “Il gioco del mondo”, il romanzo più famoso dello scrittore argentino Julio Cortazar, ha sottolineato quanto vivere nel mondo odierno sia più complicato rispetto al passato, ma con il suo caratteristico ottimismo ha elencato cosa aspettarsi da questo nuovo Salone. La pre-inaugurazione dell’8 maggio è dedicata allo scrittore italiano Leonardo Scascia, grande autore europeo, mentre il 9 maggio, primo giorno di manifestazione, sarà inaugurato dallo scrittore spagnolo Fernando Savater, dal momento che quest’anno la lingua ospite è lo spagnolo. Tra gli ospiti: il regista Fabrizio Gifuni, l’attore Neri Marcorè che leggerà un testo tratto dal romanzo di Gabriel Garcia Marquez “L’amore ai tempi del colera” per ricordare i numerosi autori latino americani, ed Erri De Luca che parlerà di Europa. E ancora, Jovanotti, Pippo Baudo, l’ex manager dei Nirvana Danny Goldberg per i 25 anni dalla scomparsa di Kurt Cobain, alcuni protagonisti dello sport, Saverio Costanzo tra i registi per non dimenticare il rapporto del cinema con la letteratura.

Fernando Savater

Inoltre, per il centenario della nascita di Primo Levi è prevista una sezione del Salone dedicata, “Questo è un uomo”, dove parleranno i familiari di Giulio Regeni. Spazio anche a Jojo Moyes, Sophie Kinsella, Matt Salinger (nell’anno del centenario della nascita di J.D Salinger, al Salone arriva il figlio dello scrittore), alla scienza con Alberto Angela, Samantha Cristoforetti, Luca Mercalli, alle lezioni su libri e scrittori, alle feste del Salone, all’editoria europea, e a importanti realtà quali ActionAid, organizzazione internazionale indipendente volta a contrastare le cause e le conseguenze della marginalità e delle disuguaglianze, con la missione di mettere al centro le persone, affinché possano reclamare i propri diritti, creando spazi di partecipazione democratica con l’obiettivo dell’equità sociale. «Il 2019 ha dimostrato come gli adulti siano in debito verso le nuove generazioni», ha detto Lagioia, menzionando inoltre il Bookstock Village presente al Salone. Citando i finalisti del Premio Strega Europeo (Catherine Dunne, David Diop, Robert Menasse, Sasha Marianna Salzmann, Ilja Leonard Pfeijffer) presenti al Salone, e i vincitori dello Strega Ragazze e Ragazzi (Luca Doninelli e Guido Sgardoli), il direttore editoriale del Salone ha concluso con un augurio: «Con il Salone si scommette sul territorio per non essere marginali. Il bene del Salone è anche il bene del Paese. Auguro che il sole splenda sul Salone Internazionale del Libro di Torino».

Il programma del Salone Internazionale del Libro di Torino

Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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