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Vaticano: casi di abusi di religiosi sulle suore, ma anche tra suore

ROMA. Dopo le inchieste choc sui preti pedofili, un nuovo scandalo agita la Chiesa cattolica. Il Vaticano sta infatti indagando su alcuni abusi da parte di religiosi nei confronti di suore ma non solo: le indagini vertono anche su violenze tra suore. A renderlo noto è il cardinale Joao Braz de Aviz in un’intervista rilasciata a Donne Chiesa Mondo, mensile al femminile dell’Osservatore Romano.

“In una congregazione ci sono stati segnalati nove casi – ha dichiarato il porporato -. Ci sono casi molto duri in cui i superiori hanno trattenuto i documenti di suore che desideravano uscire dal convento, o che sono state mandate via. Queste persone sono entrate in convento come suore e si ritrovano in queste condizioni. C’è stato anche qualche caso di prostituzione per poter mantenersi”. Secondo il cardinale si tratta di un fenomeno fino ad oggi nascosto e che dovrà venire fuori.

A far suonare un campanello d’allarme è stata suor Maryanne Lounghry, direttrice di un workshop tenutosi a Roma, che ha elencato una serie di problemi delle suore: dagli abusi sessuali a quelli di potere, passando dalla gestione dei beni alla pesantezza di strutture secolari. Secondo suor Lounghry, “la disparità di genere è uno dei nodi, non dobbiamo limitarci a intervenire sul singolo caso ma considerarci all’interno di un ecosistema”.

Ad essere particolarmente difficile da sostenere per molte religiose è in ogni caso la drammatica esperienza degli abusi sessuali. “È difficile comprendere quando una sorella è stata abusata sessualmente: è una realtà quotidiana, ma non ne parliamo per vergogna. Una suora – ha detto sempre suor Lounghry – dev’essere sicura che la congregazione potrà aiutarla con comprensione e condivisione: il benessere mentale si basa sulla fiducia”

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