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Verona, si apre tra le polemiche il Congresso Mondiale delle Famiglie

VERONA. La tredicesima edizione del Congresso Mondiale della Famiglie 2019, intitolato “Il Vento del Cambiamento: L’Europa e il Movimento Globale Pro-Family”, prende il via oggi a Verona e proseguirà sino a domenica. Tre giorni intensi di confronti e dibattiti che vedrà tra i relatori, il Ministro dell’Interno e vice premier Matteo Salvini, il ministro per la Famiglia e la Disabilità Lorenzo Fontana, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, il senatore della Lega Simone Pillon, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il sindaco di Verona Federico Sboarina, il vescovo di Verona Giuseppe Zenti. Ma saranno presenti anche tanti ospiti internazionali. Si apre oggi il discusso Congresso Mondiale delle Famiglie che si svolgerà a Verona fino a domenica.

La tre giorni, comunemente conosciuta come “Family Day”, è stata accompagnata alla vigilia da polemiche politiche e non solo, fino all’ultimo momento: le accuse di chi contro-manifesterà domani (sabato) parlano di evento medioevale, di una visione che tende a sminuire il ruolo della donna. I promotori, da parte loro, assicurano che si tratta di un Congresso in cui trionferà il modello della famiglia tradizionale, quella composta cioè da un uomo e una donna, tutto “in linea con i principi della Costituzione”. Ma i Cinquestelle lavorano a una “risposta” che andrà in contemporanea con la kermesse veronese e riunirà a Roma, negli studi di Cinecittà, circa 600 giovani: sul palco, il vicepremier Luigi Di Maio e il ministro alle Pari Opportunità Vincenzo Spadafora; tema, i giovani e il futuro.

Sull’altro fronte governativo, le posizioni della Lega. Matteo Salvini che ha sempre tirato dritto ha dibadito come sia deciso ad andare a Verona “per difendere la famiglia composta da mamma e papà. Finché campo difendo il diritto del bambino ad avere una mamma e un papà e a essere adottato dove ci sono una mamma e un papà”. Insieme a lui, tra i relatori, come detto, anche i ministri della Famiglia Lorenzo Fontana e della Scuola Marco Bussetti.

Ad alimentare le polemiche anche la presenza all’evento di alcuni congressisti dai profili controversi, come Silvana De Mari, medico e scrittrice di libri fantasy condannata per diffamazione per aver “offeso in più occasioni l’onore e la reputazione delle persone con tendenza omosessuale” e sostenitrice di una relazione tra omosessualità e satanismo. Ma anche Lucy Akello, la parlamentare ugandese accusata di essere contro gli omosessuali, o Dimitri Smirnov, esponente della Chiesa ortodossa russa “tenacemente” antiabortista, come si definisce lui stesso: “Aspettarsi un matrimonio prosperoso o qualche tipo di vita gioiosa dopo l’infanticidio è semplicemente ridicolo – ebbe a dire – Una persona non può trovare nessun tipo di felicità se è un assassino dei propri figli”.

Tra le curiosità, i colori della manifestazione saranno il rosa e il celeste. Solo musica classica per l’evento, con un coro che intonerà arie come La Traviata, la Carmen, La donna è mobile. Nel loggiato al primo piano ci saranno invece immagini di eroi della famiglia, come Giovanni Paolo II, Madre Teresa di Calcutta, Omero, Aristotele, Tolkien.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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