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Video: Brasile, fosse comuni per le vittime del Coronavirus

Anche il Brasileha iniziato a seppellire le vittime del Coronavirus nelle fosse comuni. Se in condizioni di normalità erano previste 30 sepolture al giorno, in questi ultimi giorni ne sono necessarie oltre 120. L’evento tanto drammatico quanto straordinario ha costretto il cimitero di Parque Tarumã, a Manaus, tra principali aree di sepoltura nella zona settentrionale della nazione, all’utilizzo di fosse comuni.

Manaus, capitale dello di Amazonas, attualmente presenta il tasso più alto di diffusione del Covid-19 nel Paese. Secondo la Prefettura, questa metodologia denominata di “apertura delle trincee” è già utilizzata in altre nazioni, come ad esempio negli Usa. Secondo coloro i quali hanno promosso l’iniziativa sarebbe sbagliato definirle fosse comuni bensì un’area di sepoltura senza identificazioni, una misura che” preserva l’identità dei corpi e i legami familiari, con la distanza tra bare e che permette l’identificazione delle tombe.

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L’Amazzonia ha registrato altri 110 casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, per un totale di 2.270 casi confermati, questo secondo i dati diffusi dal bollettino epidemiologico pubblicato dalla Fondazione per la sorveglianza sanitaria (FVS-AM). Inoltre si sono aggiunti altri otto decessi, portando a 193 il numero complessivo delle vittime.

La Segreteria comunale per la comunicazione (Semcom) della Prefettura di Manaus ha dichiarato ufficialmente che ” a causa dell’aumento della richiesta di sepolture avvenuta nel cimitero pubblico di Parque Tarumã, a seguito della diffusione del Covid-19, e a causa dei numerosi conflitti tra familiari e organi di stampa “, l’accesso al luogo è limitato “alle famiglie che seppelliranno i loro cari, per un massimo di cinque persone alla volta, secondo il decreto 4.801 del 11 aprile 2020 “. Tale misura mira a preservare la privacy delle famiglie in lutto e prende in seria considerazione il rischio di diffusione del Coronavirus.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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